Genova. Non è stata una rapina quella che anche Genova24 ha sommariamente descritto ieri, nonostante le prime informazioni raccolte dai poliziotti delle volanti per un intervento in un’abitazione di Marassi prefigurassero quello scenario.
A far luce sula vicenda gli investigatori del commissariato di San Fruttuoso diretto da Maria Teresa Canessa, che hanno convocato l’uomo che la sera prima aveva denunciato di essere stato tramortito e rapinato a casa sua.
Il 45enne, sottoposto fra l’altro alla misura di sicurezza del divieto di uscire di casa di notte, era andato nella prima parte della serata in un bar di via Canevari e aveva bevuto due Negroni a stomaco vuoto. Rientrando a casa è scivolato sullo zerbino battendo la testa e perdendo i sensi per qualche minuto. Al risveglio, l’uomo, che soffre di epilessia, preoccupato che potesse arrivare una crisi si era anche bevuto una boccetta di barbiturico per prevenirla.
Il risultato è che ha visto un’ombra e ha chiamato il 112 facendo intervenire in tutta fretta le volanti e militi del soccorso. “Lì per lì credevo fosse un ladro – ha raccontato al commissariato – ma ora ho capito che ho fatto confusione e si trattava dell’appendiabiti”.
Nello stato confusionale in cui si trovava l’uomo aveva detto lì per lì che gli sarebbero stati rubati due anelli ma anche in questo caso ha poi corretto il tiro spiegando di non saper bene da quanto tempo non trova i preziosi.
Nessun rapina quindi, per fortuna ma l’uomo pur avendo ammesso, tutta la vicenda ed essersi scusato, sarà denunciato per procurato allarme.