Genova. “Le comunicazioni di Figliuolo? Le ritengo piuttosto attendibili”. Il presidente ligure Giovanni Toti raccoglie l’apertura del commissario generale all’emergenza Covid che ieri ha prefigurato la possibile somministrazione di AstraZeneca anche a chi ha meno di 60 anni, superando perciò la raccomandazione di Aifa che ancora ne circoscrive l’uso alle fasce più anziane. Un passaggio che potrebbe imprimere un’ulteriore accelerata decisiva all’ultima fase della campagna, quella della vaccinazione di massa che dovrebbe concludersi tra l’estate e l’autunno.
“Il principio cardine al quale credo ci dovremo uniformare, perché abbiamo poca scelta da questo punto di vista, è quello che, via via che procedono i trial scientifici su un determinato vaccino viene via via abilitato, di conseguenza poi si prende la decisione politica“, conferma Toti. In altre parole, quando arriverà il via libera per l’uso di AstraZeneca sotto i 60 anni, la Liguria si conformerà subito alle nuove linee guida.
Toti però avverte: “Capisco le difficoltà, ma il concetto che deve passare alla popolazione è che non si sceglie la tipologia di vaccino a cui si è sottoposti: la scienza sceglie al meglio e il commissario Figliuolo distribuirà alle regioni un numero tale di vaccini per cui non ci sarà libertà di scelta. La discrezionalità degli organi regionali, ma anche del medico, è molto modesta e il cittadino deve sapere che non vi è una scelta di prodotto, si attribuisce il prodotto più adatto per la sua tipologia. Questo accadrà con l’ingresso dei nuovi vaccini e con quelli che abbiamo già”.
Probabile che il cambio di rotta sul vaccino anglo-svedese arrivi entro l’11 maggio, quando la Liguria – come confermato di recente dallo stesso governatore – sbloccherà le prenotazioni per i vulnerabili under 60 e per la fascia 55-59 anni. Oggi queste persone dovrebbero essere vaccinate con Pfizer o Moderna (le stesse dosi necessarie per immunizzare over 80 e ultrafragili), ma a breve lo scenario potrebbe cambiare radicalmente.
D’altra parte, proprio nelle scorse ore l’Ema ha pubblicato un nuovo studio su rischi e benefici del vaccino AstraZeneca per ogni fascia di età. In generale si conferma che i benefici superano di gran lunga il rischio di sviluppare una forma di trombosi, ma per alcune fasce d’età al di sotto dei 30 anni questo rischio potrebbe essere paragonabile o superiore a quello del Covid.
Intanto per il mese di maggio in Liguria sono attese ben 300mila dosi di vaccino la maggior parte delle quali, quasi 250mila, saranno ancora Pfizer e Moderna mentre AstraZeneca e Johnson & Johnson saranno una piccola parte (in tutto poco più di 50mila). Nelle prossime settimane il ritmo delle somministrazioni salirà verso quota 100mila dosi alla settimana.