Genova. Grazie a lei, e al suo gesto generoso, molte persone potranno essere curate adeguatamente. Schiva, religiosa, dedita per decenni solo ai suoi studenti, Marisa Cavanna, professoressa di lettere genovese, era morta nel febbraio 2021 a 96 anni.
Una targa sulla sua villa nel quartiere di Albaro o in un altro luogo dove possa essere anche di maggiore rilevanza per ricordarla è quanto deciso dal consiglio comunale genovese.
Il sì alla targa commemorativa è arrivato all’unanimità durante la seduta di oggi dove tutti i gruppi hanno votato favorevolmente a una mozione proposta da Fratelli d’Italia.
Marisa Cavanna, nel suo testamento, aveva devoluto in beneficienza gran parte della sua eredità, 25 milioni di euro suddivisi tra moltissime fra istituzioni, associazioni e onlus, tra le quali gli Ospedali Gaslini e Galliera, chiedendo, come suo ultimo volere, che questi lasciti venissero utilizzati per la ricerca e l’acquisto di apparecchiature “necessarie per le più opportune cure degli ammalati”.
Anche l’ospedale Galliera aveva già annunciato di dedicare alla donna un’ala del nosocomio dove grazie a quei fondi saranno acquistati nuovi macchinari.