Ferrara. Una Primavera insipida perde, sul Mazza di Ferrara, la sfida contro la Spal e nel contempo anche la testa della classifica, venendo superata dall’Inter, che in mattinata aveva superato il Sassuolo.
Non erano partiti male, i ragazzi di Tufano, che – subito in avvio – sembravano scaldare le polveri con un imperioso colpo di testa di Prelec (sopra la traversa, su punizione dalla trequarti di Trimboli) e poi con un tiro dello stesso capitano, deviato in angolo.
Ma si è trattato di un fuoco di paglia, perché già al 7°, gli estensi sono passati in vantaggio, grazie al terzino mancino Yabre, che ha tagliato una palla pericolosa in area, ‘ciccata’ dal senegalese Demba Seck, il cui liscio non solo ha tratto in inganno Zovko, ma anche messo l’islandese Mikael Ellertsson in condizione di appoggiare nella porta incustodita… 1-0 per la Spal.
Non solo la Samp non ha reagito, ma è stato ancora il binomio senegalese/islandese ad impegnare due volte il bosniaco Petar Zovko, prima che Siatounis (tornato a giocare in mezzo al campo) e Di Stefano ci provassero senza inquadrare lo specchio della porta.
Al rientro dall’intervallo, il mister spallino Scurto ha lasciato a riposo Marco Tumminello (che aveva bisogno di fare gamba) e mandato in campo Luca Moro (in prestito dal Padova), che si dimostrerà determinante, a venti minuti dalla fine, quando ha trovato la rete del 2-0, con un diagonale dal limite, che rimbalzando due volte davanti alla mani protese in tuffo di Zovko, ha trovato impreparato il portiere bosniaco.
Ma il campanello d’allarme era già stato suonato in precedenza, per ben due volte dallo scatenato Seck (il migliore in campo, per distacco) – che fra il 57° ed il 66° – aveva prima fatto perno sul corpo di Aquino per girare a rete, a botta sicura (trovando Zovko a dire di no) e poi piazzato colpevolmente sopra la traversa, un tiro a tu per tu col portiere blucerchiato, dove era arrivato dopo aver saltato tutta la difesa della Sampdoria.
. E mister Tufano la puzza di bruciato la aveva sentita addirittura prima del raddoppio estense, tanto è vero che aveva provato perfino a togliere lo svogliato Prelec dal campo, per dare una scossa a tutti glia altri, ma lo sloveno non ha quasi fatto in tempo ad uscire che Moro ha apparentemente chiuso il match.
Invece, presa la seconda scoppola, è finalmente arrivata la reazione blucerchiata, quando avrebbe meritato maggior fortuna un colpo di testa di Adam Obert (su corner), che l’attento Galeotti si è trovato fra le mani.
Lo slovacco però non si è arreso e sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo, è riuscito ad accorciare le distanze, col piede che meno usa, il destro.
Sull’1 a 2, poi, è stato capitan Trimboli, su punizione, ad impegnare severamente il portiere avversario, ma ogni sforzo finale, anche nei cinque minuti di recupero, è stato vano… e quando l’arbitro Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotta (assistito da Buonocore di Marsala e Pragliola di Terni) ha emesso il triplice fischio di chiusura, i ragazzi di Tufano si sono trovati superati in classifica (di 2 punti) dall’Inter e raggiunti al secondo posto dalla Roma, reduce da un rocambolesco pareggio (2-2) con la Juventus.
Queste le formazioni:
Spal (4-3-1-2): Galeotti; Savona, Peda, Csinger, Yabre(dall’88° Cuellar); Tunjov, Zanchetta, Ellertsson; Campagna (dal 68° Piht); Seck (dall’83° Semprini), Tumminello (dal 46° Moro).
A disposizione: Rigon, Raitanen, Alcides, Borsoi, Obbekjaer, Mamas, Fiori, Carrà.
Sampdoria (3-5-2): Zovko; Aquino, Angileri (dall’83° Montevago), Obert; Somma (dal 55° Ercolano), Trimboli, YepesLaut (dal 55° Marrale), Siatounis (dall’83° Brentan), Giordano; Di Stefano, Prelec (68′ Pedicillo).
A disposizione: Saio, Gentile, Napoli, Paoletti, Francofonte, Sepe, Gaggero.