Blucerchiati sugli scudi

La Sampdoria Primavera non è un fuoco di paglia, vince in casa del Milan 2-0

Doppietta di Siatounis e lezioni di tattica di Tufano sul campo del Milan: difesa organizzata e dimostrazione di maturità di tutti i suoi ragazzi

Sampdoria Vs Milan

Milano. Sotto la direzione dell’arbitro Cascone di Novara, assistito da Garzelli e Terzi di Livorno, Federico Giunti e Felice Tufano, con l’obiettivo di ottenere l’accesso alle Final Eight, si sono affrontati, nella 26esima giornata del campionato Primavera 1, con questi schieramenti:

Milan (4-3-3): Jungdal; Coubis, Michelis, Obaretin, Oddi; Mionic, Brambilla, Frigerio; Olzer, Nasti, Capone. 

A disposizione: Moleri, Pseftis, Kerkez, Tahar, Filì, Cretti, Di Gesù, Saco, Tolomello, Robotti, Roback, N’Gbesso.

 Sampdoria (3-5-2): Saio; Aquino, Angileri, Obert; Ercolano, Trimboli, Siatounis, Brentan, Giordano; Montevago, Di Stefano.

A disposizione: Zovko, Migliardi, Miceli, Paoletti, Francofonte, Malagrida, Canovi, Somma, Pedicillo, Gaggero, Marrale, Krawczyk.

Pronti via ed al 7° l’arbitro ha iniziato male, graziando Michelis, meritevole di un giallo solare, per una trattenuta a Montevago, impedendogli di involarsi – da solo – nella metà campo avversaria…   Accortosi dell’errore, Cascone ha rifilato, poco dopo, l’ammonizione all’altro centrale rossonero Obaretin, per un fallo identico, ma meno evidente, sullo stesso Montevago.

E’ Giacomo Olzer il pericolo numero uno, nel primo tempo, tanto è vero che, al 12°, ha appoggiato di testa palla a Coubis, la cui cannonata rasoterra, è finita a fil di palo… ed è sempre il ‘dieci’ rossonero, al 17°, a portarsi a spasso mezza difesa blucerchiata, andando al tiro, col piede mancino, ma facendo  spegnere la sfera ben oltre il palo sinistro della porta difesa da Ivan Saio.

Venti minuti di possesso palla rossonero, ma al 21° è stato il palo a graziare il Milan, colpito da Di Stefano, servito da un tiro ‘masticato’ di Siatounis.

Samp che ha continuato a difendersi bene, grazie all’ottima organizzazione data alla squadra da Tufano, finché al 38° Obert ha recuperato palla e l’ha appoggiata a Montevago, che ha avuto l’abilità di servirla a Siatounis, che si è liberato di Michelis e con un perfetto sinistro l’ha messa alle spalle di Andreas Jungdal, portiere danese del Milan.

Sampdoria dunque che è rientrata negli spogliatoi in vantaggio per 1-0, dopo una prestazione accorta, ancorché non all’altezza di quella spettacolare dello scorso week end, contro il Sassuolo.

Ad inizio ripresa, Giunti ha mandato in campo Di Gesù al posto di Frigerio, ma dopo una dozzina di minuti è stato ancora il greco Siatounis, a timbrare il cartellino con un altro tiro, col piede mancino dal limite, infilando un incerto Jungdal (2-0 per il Doria).

Il tecnico del Milan ha cercato allora  di recuperare il risultato con un doppio cambio: Roback e N’Gbesso, per Olzer  e Nasti., mentre, al 67° l’olandese Sam Krawczyk è entrato per Montevago (che ha fatto spesso da unico terminale offensivo, con la spalla Di Stefano a girargli attorno), mentre due minuti dopo, nel Milan, sono entrati Saco per Mionic  e Kerkez per Oddi. Altro successivo cambio, quello effettuato da Tufano:  Somma per Angileri, con Aquino che è passato al centro del trio difensivo.

Al 76° Obaretin, su corner, ha avuto l’occasione per riaprire il match, ma Saio è stato bravo a respingere col ginocchio.

Subito dopo “the man of the match”,  Siatounis è uscito (per crampi) con Di Stefano, per lasciar spazio a Francofonte e Canovi.

All’84° filtrante di Brambilla per Kerkez, ma Ivan Saio si è opposto brillantemente coi piedi… spiegando il perché Tufano lo alterni con l’altro ottimo portiere, il bosniaco Petar Zovko.

Altra palla goal per il Milan, subito dopo, con Obert, che ha salvato quasi sulla riga, ma il tutto senza affanno e con l’impressione che, nonostante la partita sia finita col Milan all’assalto, l’impostazione tattica di Tufano difficilmente avrebbe consentito ai rossoneri di metter la palla in rete.

Insomma, grande dimostrazione di maturità di tutto il gruppo e qualora qualcuno (fuori Genova) avesse pensato ad un ‘fuoco di paglia’… attenzione che non gli si bruci tutto il fienile.

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