Palermo. La Pro Recco mette in bacheca la sua quindicesima Coppa Italia, l’ottava consecutiva: a Palermo i biancocelesti battono il Brescia per 11-10 nel primo trofeo assegnato dall’inizio della pandemia. Prestazione dai due volti per i ragazzi di Hernández: fantastica nella prima metà di gara con un break di 8-0 dopo il vantaggio iniziale dei lombardi, sofferta nel terzo e quarto tempo con il Brescia che si riporta fino al meno 1.
“Abbiamo iniziato benissimo, i primi due tempi sono stati straordinari, poi non so cosa sia successo nell’ultimo quarto, abbiamo giocato male, soffrendo la loro pressione molto alta e non attaccando bene la zona M – afferma mister Gabriel Hernández -. L’importante comunque era vincere, godiamoci questa coppa e pensiamo alle prossime sfide che ci attendono”.
“Sono veramente molto contento – prosegue – perché giochiamo e ci alleniamo per vincere coppe e titoli. A questo punto dobbiamo essere contentissimi perché abbiamo vinto. Iniziare 8 a 1 una finale poi non è facile gestirla, però veramente l’ultimo tempo lo abbiamo fatto molto male. È una cosa che dobbiamo migliorare, però una finale non è una partita normale. Una finale è diversa, ci sono le emozioni e gestire le emozioni a volte non è facile”.
L’allenatore della Pro Recco ha apprezzato molto l’avvio dei suoi: “Innanzitutto l’atteggiamento iniziale: la fame, l’ambizione, la concentrazione dei primi due tempi sono state spettacolari”.
Nicholas Presciutti commenta: “Sicuramente è bello ed è emozionante, ti ripaga soprattutto dei sacrifici che hai sempre fatto e che abbiamo fatto quest’anno. È un anno difficile col Covid e ti ripaga: è emozionante, appagante, ti fa felice. Siamo partiti benissimo, fortissimo, abbiamo fatto quello che c’eravamo detti col mister. Poi, ovviamente, sono uscite fuori anche le qualità del Brescia, ma noi siamo stati bravi a tenere botta”.
“A me piace giocare a pallanuoto, dove mi mettono gioco e cerco di farlo al massimo, cerco di rendermi il più utile possibile per la squadra. Con mio fratello – conclude – ci siamo sentiti sempre, domenica prima di partire sono stato anche a cena a casa sua e ho anche qualche scommessina… adesso mi tocca pagare!”.
“Abbiamo preparato la partita alla perfezione – ammette capitan Aleksandar Ivović – nei primi tre quarti abbiamo commesso errori minimi. Siamo contenti, abbiamo battuto una squadra forte che aveva grandi motivazioni”.