Genova. Proseguono i lavori di restyling del sottopasso pedonale e ciclabile di Brignole, per il quale la civica amministrazione ha predisposto un totale rifacimento delle pareti interne e del soffitto: ma a rischiare di finire sotto i rulli e la vernice c’è anche il graffito realizzato dai ragazzi di Fridays for Future, che si stanno mobilitando per provare a “salvarlo”.
Il murales, una grande balena bianca sulla quale campeggia la scritta “There is no plan(et) B“, era stato autorizzato e realizzato nel settembre del 2019, in collaborazione con gli studenti del Paul Klee, l’artista Maria Bressan, e il Municipio III Bassa Val Bisagno che aveva fornito le vernici. L’occasione fu una vera e propria festa per i ragazzi: una grande opera d’arte divenuta da subito familiare per le migliaia di genovesi che ogni giorno attraversano quello spazio urbano assediato dal degrado, e che ha saputo diventare presto un segno tangibile di una avanguardia culturale ancora in crescita.
“L’opera è per noi, e per i giovani studenti che hanno collaborato per la realizzazione un simbolo di unione e collaborazione per il difficile futuro che saremo tenuti ad affrontare – scrivono gli attivisti di Fridays for Future Genova – Coprire il dipinto è un segnale triste e irrispettoso nei confronti del nostro tempo e della nostra energia spesa per la realizzazione”.
Ed è per questo motivo che è scattata la mobilitazione: FFF Genova ha contattato l’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi per capire la sorte del murales e provare a preservarlo: “Purtroppo i lavori di ristrutturazione del sottopasso difficilmente potranno evitare di coprire tutto – spiega a Genova24 l’assessore del Comune di Genova – stiamo investendo una cifra importante non solo nel coprire il degrado che si è accumulato negli anni ma anche per risistemare il più possibile la struttura, e non si possono lasciare parti incomplete“.
Per questo motivo il destino della grande balena appare in bilico, nonostante il disegno in questi anni sia stato risparmiato da sfregi importanti da parte di altri writers, come da regola non scritta della street art, come anche il Paperinik di Roisone, che nelle scorse settimane si era reso protagonista di una clamorosa protesta dopo la cancellazione dei murales dei Giardini Baltimora, e che è già stato coperto nei primi giorni di lavori.
Ma c’è uno spiraglio, come confermato dallo stesso Piciocchi: da parte della amministrazione comunale ci sarebbe la disponibilità per trovare una eventuale soluzione alternativa, qualora non si potesse evitare la rimozione, magari attrezzando una superficie ad hoc per replicare il disegno. “Aspettiamo una risposta urgente da parte dell’assessore – spiegano gli attivisti di FFF – per non rimanere totalmente delusi dalla gestione di questa situazione. Lo facciamo per difendere l’impegno di molti ragazzi che hanno portato avanti la realizzazione dell’opera nel rispetto della convivenza civica, e per il messaggio che veicola, sempre più attuale e che deve rimanere ancora sotto gli occhi di tutti“.