Genova. Con un calo demografico di 9,9 per mille, la Liguria è una delle regioni italiane – dietro soltanto a Molise (13,2) e Basilicata (-10,3) – con il più alto decremento demografico. Un trend già in corso da tempo ma che ha subito gli effetti della pandemia trattandosi anche di una delle aree del Paese con la media anagrafica più alta.
È quanto emerge dal report Istat Indicatori demografici 2020. Nel 2020 i decessi totali in Italia sono stati 746mila, il 18% in più di quelli rilevati nel 2019.
Ad influire, ovviamente, anche il Covid che ha avuto effetti su tutte le componenti del ricambio demografico, facendo registrare una “dinamica naturale (nascite-decessi)” negativa nella misura di 342mila unità.
Oggi, secondo l’Istat, in Liguria ci sono 1509800 abitanti, di cui 816900 in provincia di Genova e 268800 in provincia di Savona. Le stesse due province, peraltro, trascinano la decrescita demografica della Regione rispettivamente con valori del -11,2 e 11,3 per mille.
Città e province liguri in “buona compagnia”, nel Nord Ovest: oltre a Genova e Savona anche Vercelli, Asti, Alessandria e Biella in Piemonte e quelle di Pavia e Cremona in Lombardia segnano valori simili. La media italiana è del 6,4 per mille.
La Liguria si conferma anche nettamente la regione più anziana d’Italia: l’età media è di 49,3 anni, rispetto alla media nazionale di 46 anni. Il record va alla provincia di Savona con un’età media di 49,8 anni.
Per effetto del forte aumento del rischio di mortalità, specie in alcune aree e per alcune fasce d’età, la sopravvivenza media nel corso del 2020 appare in decisa contrazione. La speranza di vita alla nascita, senza distinzione di genere, scende a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019. Per osservare un valore analogo occorre risalire al 2012.