Spesa

Incarichi e nomine in Regione, Pd all’attacco: “La manovra di Toti ci costa 2,5 milioni all’anno”

Il commento sul disegno di Legge della Giunta Toti che istituisce le nuove figure dei consiglieri delegati e dei sottosegretari

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Genova. “Tre sottosegretari sono un numero assolutamente eccessivo, la Giunta su questa operazione fa riferimento a realtà come la Lombardia che ha 4 sottosegretari su un territorio da 10 milioni di abitanti. In realtà stiamo pagando solo il prezzo di una maggioranza riottosa che ha bisogno di posti per placare i mal di pancia interni”.

Lo dichiara il consigliere regionale del Gruppo Partito Democratico – Articolo Uno Enrico Ioculano, vicepresidente della I Commissione Affari Generali, Istituzionali, Bilancio, nel giorno dell’inizio della discussione in commissione sul disegno di Legge della Giunta Toti che istituisce le nuove figure dei consiglieri delegati e dei sottosegretari, ‘mini-assessori’ regionali che si sommeranno agli esistenti.

“L’ennesimo giro di giostra di incarichi di sottogoverno – commenta il capogruppo del Pd Luca Garibaldi – con cui, mentre l’attenzione dei cittadini è rivolta alla crisi sanitaria e a quella economica, si istituiscono figure nuove dai contorni confusi con il ‘contentino’ del titolo ma che non miglioreranno l’organizzazione dell’ente. In questi mesi Toti si è prodigato a inventare ruoli, definire nuovi incarichi, moltiplicare gli staff per tenere insieme la sua maggioranza”.

Secondo quanto ricostruito dal Pd i maggiori costi saranno composti da quasi 800mila euro per i nuovi consiglieri subentrati a quelli fatti dimettere per diventare assessori, a cui si aggiunge un costo da quasi 900mila euro per lo staff della giunta, triplicato passando da 8 a 22 membri. Nel novero ci sono poi le strutture di missione, che costano circa 126mila euro l’una, ognuna delle quali può avere un ‘supermanager’ esterno oltre ai sottosegretari stessi che, se scelti all’esterno, possono costare un altro mezzo milione di euro.

“Una manovra – concludono Garibaldi e Ioculano – che costerà ai liguri 2,5 milioni di euro all’anno, 10 in tutto entro la fine del mandato, risorse che potevano essere indirizzate a fondi per le emergenze, contributi straordinari per il contrasto alle povertà e che invece finiscono a coprire la moltiplicazione degli incarichi. Questione di priorità, che per la giunta Toti evidentemente sono queste”.

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