Genova. Il nome Gaia scritto in giallo, il suo colore preferito, e sotto la dedica dei suoi amici: “Ciao piccola stella, il tuo quartiere“. Un grande murale è comparso oggi a Quezzi per ricordare a sei mesi dalla sua scomparsa Gaia Morassutti, la 16enne rimasta vittima del drammatico incidente in piazzetta Pedegoli il 24 ottobre 2020 e morta tre settimane dopo per le ustioni riportate.
Autori del murale alcuni giovani street artist del quartiere che già in passato avevano colorato quello stesso muraglione all’inizio di via Ginestrato, a pochi metri di distanza dall’abitazione dove viveva Gaia insieme alla madre, per ricordare un altro ragazzo scomparso prematuramente a causa di una malattia.
Nelle settimane dopo la tragica notizia i ragazzi di Quezzi avevano tappezzato il quartiere di palloncini gialli, l’avevano omaggiata cantando per lei in piazzetta Pedegoli, avevano partecipato in massa al suo funerale nella chiesa di largo Merlo e le avevano dedicato una targa. Ora un’opera che manterrà viva la sua memoria su quello che altrimenti sarebbe solo un freddo muraglione grigio davanti a un piazzale adibito a parcheggio pubblico.
Per la morte di Gaia Morassutti una settimana fa è stato condannato a 6 mesi di reclusione Luca Bottaro, 23enne di Marassi, alla guida dell’auto che ha travolto gli scooter parcheggiati facendoli incendiare e gettandoli addosso al gruppo di ragazzi che chiacchierava in piazzetta. Bottaro ha usufruito del rito abbreviato ed è stato giudicato colpevole di omicidio stradale, lesioni gravi e omissione di soccorso
Il pubblico ministero Daniela Pischetola aveva chiesto la condanna a 9 anni e 4 mesi. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della sezione infortunistica della polizia locale, quella sera al volante c’era Bottaro (difeso dall’avvocato Pietro Bogliolo) e con lui altre due ragazzi e una ragazza.