Genova. Mentre dal Medio Oriente continuano ad arrivare notizie di guerra, con bilanci di vittime tra civili sempre più drammatici, anche la comunità ebraica genovese si riunisce pubblicamente in preghiera per manifestare la vicinanza alle vittime innocenti dello scontro in una “terra senza pace”
Circa un centinaio di persone, quindi, questa sera si sono date appuntamento presso la sinagoga genovese, sulla scia di quanto già visto in altre città italiane, per un momento di raccoglimento e preghiera, per ricordare le famiglie che in queste ore stanno vivendo momenti di tensione e pericolo, e per chiedere che le armi tacciano.
“Ognuno di noi ha un famigliare che vive oggi sotto la minaccia dei razzi – spiega Ariel Dello Strologo, presidente della Comunità Ebraica di Genova dal 2015 – e oggi ci siamo riuniti per un momento di raccoglimento e preghiera. Siamo preoccupati per i nostri cari, ma soprattutto per tutte le vittime innocenti di questi giorni, palestinesi e israeliane, che in questi momenti pagano il prezzo di scelte politiche locali e internazionali”. La speranza è una sola, quella che le violenza possano cessare il prima possibile.