Genova. “Genova continua a essere al centro del traffico internazionale di armi”. Lo denuncia in un post su Facebook la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia riprendendo la notizia diffusa Weapon Watch, l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei.
Secondo l’osservatorio “il 13 maggio dei carichi di proiettili ad alta precisione destinati al porto israeliano di Ashdod sono stati imbarcati nel terminal Spinelli di Genova”. Secondo Weapon Watch i proiettili sarebbero stati caricati a bordo della Asiatic Island, portacointainer battente bandiera di Singapore “da tempo impiegata su un servizio di linea regolare per conto di ZIM, la compagnia nazionale israeliana che normalmente compie una rotta regolare tra Fos sur Mer (Marsiglia), Genova, Livorno, Napoli e i due porti israeliani di Ashdod e Haifa”.
“Non è certo la prima volta ricorda Candia – L’imbarco di merci esplosive nel porto è un fatto frequente, addirittura di routine. Il Calp-Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali lo urla da anni, con proteste e scioperi: da qui passano le armi che fanno strage di civili, dallo Yemen alla Libia”.
“Da allora è cambiato qualcosa? si domanda la consigliera “No. Gli imbarchi di armi continuano, le morti pure. Il Comune di Genova cosa dice? La Regione Liguria cosa dice? L’Autorità Portuale cosa dice? I terminalisti cosa dicono? Niente”.