Tragedia

Funivia Stresa-Mottarone, precipita una cabina: 14 morti, grave un bambino

Uno dei bambini superstiti è deceduto nel pomeriggio per le gravissime ferite riportate. L'incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune

Verbania. È di 14 vittime e un ferito grave il bilancio definitivo dell’incidente alla funivia del Mottarone, a Stresa dove una cabina è precipitata. Nel pomeriggio è morto uno dei bambini ricoverati al Regina Margherita di Torino per le gravissime lesioni riportate nell’incidente: a riferirlo sono fonti mediche dell’ospedale.

L’incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. Le corse durano una ventina di minuti. Il cedimento della fune si è verificato a 300 metri dalla vetta della montagna dove c’è la stazione di arrivo. La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili.

Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118.

“Una tragedia assurda quella che si è abbattuta su questa prima domenica di riaperture, che doveva essere ricca di speranza, con il crollo della funivia che collega il Comune di Stresa al monte Mottarone”. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti esprime il suo dolore e la sua vicinanza alle famiglie coinvolte e alla comunità piemontese: “Un dramma terribile che vede purtroppo anche dei bambini coinvolti. Proprio ieri mi trovavo a Stresa dopo un incontro con il collega Alberto Cirio a cui esprimo la mia vicinanza”.

I due bambini erano stati portati in codice rosso, con le eliambulanze, a Torino. Il primo bambino trasportato a Torino, 5 anni, è arrivato all’ospedale Regina Margherita. Ha riportato trauma cranico, toraco-addominale e fratture agli arti inferiori. Secondo quanto si è appreso è cosciente. L’altro, di 9 anni, intubato in rianimazione, non ce l’ha fatta.

“La tragedia della funivia del Mottarone è una terribile notizia. Cordoglio per le famiglie delle vittime e una preghiera per i bimbi gravemente feriti. Auspichiamo che si verifichi al più presto la reale causa e le eventuali responsabilità. Ogni struttura deve garantire i massimi livelli di sicurezza”. Lo dice in una nota il responsabile nazionale Infrastrutture della Lega e componente della commissione Trasporti, il deputato Edoardo Rixi.

Sulla cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata c’erano – secondo quando si apprende – 15 persone. Ci sono alcuni stranieri tra le vittime, secondo quanto rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania.

“C’è un cavo tranciato, gli altri sono intatti, ma le questioni tecniche competono ad altri”, ha detto il tenente il colonnello Santacroce. “Al momento non risultano problemi di manutenzione – aggiunge – ma faremo tutti gli accertamenti possibili”. Secondo la prima ricostruzione, “il cavo portante si è staccato all’altezza dell’ultimo pilastro – spiega – e, nonostante dovrebbero esserci dispositivi di sicurezza, la cabinovia si è staccata”. Un volo di una quindicina di metri, in seguito al quale “la cabinovia è rotolata a valle, finendo la corsa contro gli alberi”. Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati. “Per motivi sanitari (legati alle misure anti-Covid, ndr) – conclude il colonnello Santacroce – viaggiava un numero inferiore di persone”.

“I controlli, le verifiche, erano tutte a posto. Poi quel che è accaduto è tutto da verificare”, afferma l’avvocato Pasquale Pantano, difensore della società che gestisce la funivia del Mottarone. L’impianto è di proprietà del Comune di Stresa.

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