Approvata

Dalla Liguria richiesta unanime al Governo: “Iva agevolata al 4% su pannolini e assorbenti”

Approvate due mozioni di Pd e Linea Condivisa, l'assessora Ferro: "Sono d'accordo, ma l'interlocutore è il Parlamento"

assorbenti

Genova. Iva agevolata al 4% su pannolini, prodotti per bambini, prodotti per l’igiene intima femminile. È la richiesta unanime che arriva dal Consiglio regionale della Liguria al Governo attraverso due mozioni presentate dal Pd e da Linea Condivisa e approvate da tutta l’aula nonostante l’assessora Simona Ferro, pur esprimendo parere favorevole, avesse rimarcato che non è un tema di competenza regionale.

“In Italia ai prodotti igienici femminili e ai pannolini per bambini si applica un’aliquota Iva del 22%, come per qualsiasi altro prodotto rientrante nella categoria dei beni non di prima necessità – ricorda il capogruppo dem Luca Garibaldi nel testo della mozione -. Le aliquote agevolate al 4% si applicano invece ai beni considerati primari, come latte, ortaggi, libri, occhiali e pure i rasoi da barba, ma anche a piante aromatiche come basilico e rosmarino (al 5%), e persino a tartufi, merendine, birra e cioccolati (al 10%). Tutti prodotti che il legislatore considera più utili degli articoli sanitari indispensabili per l’igiene delle donne e dei bambini che, attualmente non sono considerati beni di prima necessità”.

“Si stima che ogni donna, nell’arco della propria vita, consumi almeno 12mila prodotti igienici femminili legati al ciclo, con una spesa annua di 126 euro, di cui 22 vanno allo Stato come Iva – proseguono i consiglieri del Pd -. Sarebbe opportuna anche una riflessione dal punto di vista economico per l’acquisto di tali prodotti indispensabili per la salute e il benessere e che in Italia le donne che ogni mese si recano al supermercato per comprare assorbenti siano 21 milioni, quindi ogni anno in Italia vengono venduti 2.6 miliardi di salviette igieniche, con l’Iva al 22%”.

“La stessa normativa europea dà la possibilità agli Stati membri di prevedere aliquote Iva ridotte per prodotti farmaceutici normalmente utilizzati – aggiunge il consigliere Gianni Pastorino – e, come già dichiarato da WeWorld Onlus, un’associazione che si occupa del tema trattato, un’aliquota sugli assorbenti igienici costituisce a tutti gli effetti una forma di violenza economica su tutte le donne, andando a contrastare un percorso di politiche per le pari opportunità”.

Facciamo tanti bei discorsi, sono convinta anch’io del merito. Mi schiero dalla vostra parte non soltanto qui ma anche a livello nazionale, ma credo che l’interlocutore nazionale in questo caso sia il Parlamento, che è l’unico a poter decidere in tema di imposizione fiscale – ha commentato l’assessora alle Pari opportunità Simona Ferro -. Ne prendiamo atto e speriamo che l’argomento possa avere una ridondanza maggiore”.

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