Liguria. Mentre nella giornata di domani 4000 dosi di vaccino Moderna raggiungeranno l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, la nota azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, dopo aver consultato i primi risultati di uno studio clinico in corso, afferma che tale vaccino ha generato una promettente risposta immunitaria contro le varianti brasiliana e sudafricana con una dose di richiamo.
Secondo quanto scritto da Ansa, i risultati mostrano che una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati ha aumentato le risposte anticorpali neutralizzanti contro il virus originale, nonché contro la variante B.1.351 e la P.1, individuate in Sud Africa e Brasile. Inoltre, secondo i dati, le dosi di richiamo sono state “generalmente ben tollerate”.
“Siamo incoraggiati da questi nuovi dati, che rafforzano la nostra fiducia nel fatto che la nostra strategia di richiamo possa essere protettiva contro queste nuove varianti individuate – commenta Stéphane Bancel, Ceo di Moderna -. La piattaforma mRNA di Moderna permette una rapida progettazione di candidati vaccini che incorporano mutazioni chiave del virus, permettendo potenzialmente un più rapido sviluppo di futuri vaccini alternativi abbinati alle varianti, qualora fossero necessari”.
Sempre su Ansa la risposta della Federazione di oncologi, cardiologi e ematologi (Foce) preoccupata per la circolare del comitato tecnico scientifico che allunga l’intervallo fra le due inoculazioni dei vaccini mRNA contro il virus SasrCoV2: “La seconda dose del vaccino anti-Covid va fatta entro 21 giorni ai più fragili – avvertono gli esperti -. Nei pazienti oncologici va rispettato l’intervallo di tre settimane”.
Il presidente Foce Francesco Cognetti infine spiega: “Le persone colpite da cancro non sviluppano un’adeguata risposta anticorpale dopo la prima somministrazione. Non devono, quindi, essere estesi i tempi per il richiamo“.