Genova. Ieri sera poco prima di mezzanotte c’erano ancora 9 chilometri di coda tra Arenzano e Pegli, sulla A10, e 4 tra Recco e Nervi, dopo che durante il pomeriggio i rientri avevano fatto raggiungere quota 25 chilometri di coda specialmente sulle riviere. Un incubo stradale quello del primo weekend di “semilibertà” e spostamenti consentiti – vista la zona gialla – anche tra regioni. Un weekend che, a causa dei cantieri Aspi e quindi degli imbuti per i restringimenti di carreggiata e per i doppi sensi di marcia, si è concluso in un ingorgo.
Già in tarda mattinata, sul tema, era intervenuto il presidente della Regione Toti, spiegando che per il prossimo fine settimana gran parte dei cantieri sarebbero stati rimossi. Ma in serata – poco dopo una comunicazione delle code ancora in corso sui canali di informazione di Autostrade – il governatore ha usato toni più forti.
“Le immagini di tanti automobilisti in coda sulle nostre autostrade in questo primo weekend di zona gialla sono inaccettabili, soprattutto dopo mesi di stop e chiusure che cittadini e attività hanno subito”, scrive sui social.
“Per questo abbiamo subito chiesto alle concessionarie di sospendere con un mese di anticipo tutti i lavori che possono essere fermati. Era impossibile farlo già per questo weekend, ma dal prossimo la situazione dovrà essere diversa”, continua.
Questo mercoledì i vertici di Regione incontreranno i concessionari delle tratte autostradali per verificare che tutti i cantieri che possono fermarsi senza compromettere la sicurezza degli automobilisti vengano rimossi.
“Non permetteremo che i liguri e chi vuole venire a visitare la nostra terra vadano incontro a un’estate come la scorsa, dopo un anno già tanto difficile. Questa deve essere la stagione della ripartenza e così la Liguria non riparte”, conclude Toti.