In piazza

“Ci volete precari, ci avrete rivoluzionari”: primo maggio in corteo per gli studenti della facoltà occupata

Manifestazione stamattina per il diritto allo studio e a un'occupazione non precaria, alle 18 dibattito sul lavoro

Genova. Se il Covid ha spazzato via la manifestazioni istituzionali non ha fermato gli studenti universitari che da quasi due settimane hanno occupato la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Genova.

Come annunciato nei giorni scorso gli studenti che fanno capo al collettivo Come Studio Genova si sono dati appuntamento in Facoltà per scendere in corteo per le vie del centro: la manifestazione ha attraversato Carignano per scendere in piazza Corvetto da lì in via XX Settembre e concludersi davanti alla sede di Confindustria, che nello stesso grattacielo ospita anche Aliseo, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario.

Un doppio obiettivo quindi per gli studenti che rivendicano un diritto allo studio che sia garantito per tutti e un diritto al lavoro che non sia il precariato a cui sono destinati sempre più spesso i giovani, e non solo.

In testa al corteo un grande striscione ‘Ci volete precari, ci avrete rivoluzionari‘ e diverse bandiere notav in solidarietà al movimento della Val Susa.

Dopo il corteo pranzo sociale del primo maggio in facoltà e alle 18 dibattito sui temi del lavoro e del precariato.

leggi anche
L'Università "liberata": occupata il dipartimento di Scienze della formazione
Botta e risposta
Scienze della formazione occupata, il rettore: “Dialogo con gli studenti”, ma l’Università sporge denuncia
L'Università "liberata": occupata il dipartimento di Scienze della formazione
L'occupazione
Aule studio, seminari, incontri e mascherine: il fitto calendario (e le regole) dell’Università “liberata”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.