Cantiere

“Chiudete le finestre”, proteste dei cittadini di Certosa per le bonifiche sul parco ferroviario

Le attività di bonifica si sono concluse dopo pochi giorni, proseguono quelle di manutenzione

Generico maggio 2021

Aggiornamento 24 maggio. Le attività di bonifica relative ai lavori di adeguamento strutturale dei quattro sottopassi stradali collocati nel tratto di linea Campasso-Bivio Succursale per cui erano state date prescrizioni ai residenti sono durate solo pochi giorni e sono terminate venerdì 21 maggio. Si trattava di prescrizioni a solo scopo cautelativo e, infatti, dai rilievi effettuati al materiale prelevato non sono state riscontrate sostanze nocive.

“Le attività di manutenzione proseguiranno ma quelle di bonifica per cui erano stati esposti gli avvisi di tenere precauzionalmente chiuse le finestre sono terminate”, spiegano da Rfi.

Genova. “Si avvisa che il giorno 18 maggio 2021 inizierà l’opera di trattamento e confezionamento del pietrisco ferroviario presente presso il parco Campasso. Si prega i signori condomini di tenere chiuse finestre e porte/finestre con esposizione sul lato della ferrovia durante lo svolgimento dell’attività e per tutta la durata della bonifica“.

Generico maggio 2021

Questo si legge su alcuni fogli A4 affissi su alcuni palazzi di via Canepari, a Certosa, in Valpolcevera. I cartelli sono su carta intestata del gruppo Egea, società genovese specializzata in bonifiche ambientali, anche da amianto, che svolge i lavori per conto di Rfi.

Il retro degli edifici di via Canepari, infatti, affaccia sui vecchi binari della ferrovia al centro del progetto di ampliamento e potenziamento del nodo del Campasso.. Da Rfi fanno sapere che la bonifica, in particolare, riguarda lavori di adeguamento strutturale in ambito manutenzione straordinaria di quattro sottopassi stradali collocati nel tratto di linea Campasso-Bivio Succursale.

parco ferroviario

L’avvio di questo intervento, però, arriva come una doccia fredda per i residenti di Certosa – quelli di via Canepari, sicuramente, ma anche quelli di via Mansueto e via Vedovi che non hanno neppure avuto l’avviso tramite cartello. Finestre chiuse proprio all’avvio della stagione calda e per di più senza avere la minima idea di quali siano i materiali movimentati e le polveri che ne deriveranno. Senza avere un’idea, almeno stando alla comunicazione cartacea, di quanto dureranno questi lavori. Sempre da Rfi si parla di lavori che proseguiranno nei prossimi mesi.

“Sono mesi, insieme ad altri gruppi e comitati che diciamo che i lavori che riguarderanno il parco ferroviario del Campasso non saranno una passeggiata, ora improvvisamente appaiono questi cartelli non proprio rassicuranti, frutto di una comunicazione inesistente da Rfi sui progetti che ci riguardano direttamente”, si legge in un post del comitato Oltre il ponte per (che ha postato le immagini dell’avvio dei lavori su Facebook).

parco ferroviario

“Ma tranquilli – chiosano sarcastici dal comitato – a pochi metri sorgerà il parco del Ponte coi suoi cerchi rossi”. In effetti nei molti piani di riorganizzazione di quell’area c’è anche il parco del Polcevera, per cui si stanno sbloccando i fondi del governo, e che dovrebbe mitigare le nuove servitù determinate sia dal nuovo parco ferroviario, sia dall’attivazione, in questo ambito della linea merci tra le case.

A quanto pare quello iniziato è un intervento di corollario, quindi. I lavori per il parco del Campasso, che complessivamente dureranno fino al 2024, si erano interrotti nell’estate 2018 dopo il crollo di ponte Morandi. L’area sotto al nuovo ponte San Giorgio, lato est, sarà attrezzata con 8 binari adatti alla composizione dei treni che saranno lunghi fino a 750 metri e che non potrebbero, viste le dimensioni, essere smistati o assemblati in area portuale. Le linee saranno attive sette giorni su sette. Nello stesso punto, però, in futuro, dovranno convivere i depositi di materiale di scavo del nodo ferroviario.

Il 7 maggio scorso si era svolta una commissione consiliare sul tema del parco del Campasso, con comitati e Rfi tra gli auditi. Ma le ferrovie che pure avevano fornito molti dettagli sui progetti futuri non avevano preannunciato l’avvio della bonifica scattata ieri.

Sulla questione il commento di Cristina Lodi, consigliera comunale del Pd. “Non è accettabile che i cittadini vengano informati con un cartello – afferma – senza che peraltro fossero preventivamente stati informati i municipi, nonostante le promesse queste opere si stanno portando avanti senza le dovute comunicazioni e possiamo solo immaginare la preoccupazione di chi abita di fronte al terreno di bonifica, è chiaro che se viene imposto di chiudere le finestre potrebbero esserci delle sostanze nocive”.

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