"ultima pietra"

Cantiere del Bisagno, posata l’ultima trave: “Da giugno viabilità ripristinata a Brignole”

Terminata la messa in sicurezza idraulica del torrente, Toti: "Momento simbolico mentre speriamo che l'Italia possa ripartire"

Genova. I genovesi dovranno attendere ancora un paio di mesi, poi quel cantiere infinito potrà finire nell’album dei ricordi. Insieme, si spera, ai morti per le alluvioni causate (anche) da quell’assurda strozzatura alla foce del Bisagno. È stata posizionata questa mattina l’ultima trave della nuova copertura del tratto terminale del torrente. Un passaggio che segna il completamento del terzo lotto, a più di 15 anni dall’apertura del cantiere.

Alla cerimonia in viale Duca d’Aosta, tra corso Buenos Aires e la stazione Brignole, era atteso il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che però ha dato forfait il giorno prima. C’erano invece, insieme al sindaco Marco Bucci, tutti i governatori delle giunte regionali che nel frattempo si sono succedute: Sandro Biasotti, Claudio Burlando e Giovanni Toti, insolitamente riuniti per una foto sul palco a testimoniare l’unione di sforzi per arrivare, nonostante i pesanti ritardi, alla fine dell’opera.

Grazie a questi lavori la copertura del torrente passa da 450 metri cubi al secondo di portata a 850, con un ulteriore metro di franco idraulico, ossia di spazio libero tra il pelo dell’acqua e la trave che sorregge la strada. In caso di precipitazioni eccezionali, con il livello dell’acqua a sfioro, la portata massima con l’adeguamento è di circa 1000 metri cubi al secondo. L’adeguamento dell’intera copertura è costato a consuntivo circa 160 milioni di euro, a fronte di un finanziamento complessivo di circa 195 milioni di euro. I fondi rimanenti da questo finanziamento sono stati dirottati sullo scolmatore del Bisagno, che si prevede terminato nel 2024.

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Il presidente Giovanni Toti in mezzo ai predecessori Sandro Biasotti e Claudio Burlando

Un momento che in realtà si sarebbe dovuto celebrare alla fine del 2020, cinque mesi fa. “I ritardi sono stati dovuti soprattutto al fatto che siamo intervenuti con opere migliorative per quanto riguarda la solidificazione delle fondazioni di alcune parti dei canali – spiega Massimo Malvagni, amministratore delegato di Itinera, il consorzio che ha eseguito i lavori -. C’è stata una modifica del progetto originale che ha portato alla necessità di approvare una soluzione tecnica più sicura e più certa”. In realtà a creare problemi è stato anche un boom di contagi in cantiere durante la seconda ondata del Covid.

Sulla fine dei lavori non c’è ancora una previsione uniforme. “Entro l’estate sarà completato tutto – dice Malvagni -. Intendiamo prima di luglio, ma comunque a giugno riempiremo anche l’ultimo buco”. Il sindaco Marco Bucci preme per accelerare i tempi: “La data per il ripristino della viabilità c’è, è il 1° giugno. Da quel momento il 90% del traffico tornerà come prima con qualche variante”.

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La posa dell'ultima trave della copertura

Le novità per la viabilità, a parte la rimozione del tappo di Brignole con il ripristino di tutte le corsie, dovrebbero riguardare la possibilità di svoltare in direzione mare all’altezza di via Cecchi. Poi andranno ripristinate le aiuole nel tratto di viale Duca d’Aosta, che però potrebbero avere una conformazione diversa da quella originaria. “Abbiamo già i fondi necessari, un milione e mezzo di euro, in parte della Regione e in parte del Comune – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – entro un anno chiudiamo tutto”. Il progetto e i lavori saranno a cura di Aster.

“È una tappa che si completa, un sospiro di sollievo per questa città, per questa regione e credo anche per l’Italia. Uno dei più grandi cantieri di messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico e dalle alluvioni nel nostro Paese – ha commentato il presidente Toti -. Credo che sia un momento anche simbolico perché avviene in un momento in cui tutti noi speriamo davvero che il Paese possa ripartire dopo il Covid con la campagna di vaccinazione che va avanti, con la Liguria e l’Italia che provano a ripartire tra mille timori e incertezze ma anche con una forte determinazione. Quindi il fatto che oggi si concludano questi lavori mentre l’Italia riapre gli occhi, esce di casa e ricomincia a guardare al futuro, credo che sia simbolico”.

I lavori di sostituzione delle travi permettono inoltre di eliminare i limiti di carico attivi da tempo lungo l’intero asse stradale, migliorando anche la sicurezza e la percorribilità dello stesso. Dopo la posa dell’ultima trave (in totale ne sono state posizionate 3.330 nei tre lotti), si procederà al getto della ed alla posa della sovrastruttura stradale; entro metà giugno la viabilità stradale verrà ripristinata secondo lo schema originario.

“Siamo di fronte a un cantiere imponente – aggiunge l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. Il nuovo impalcato si sviluppa per una lunghezza di circa 1300 metri ed una larghezza di 50, pari a circa 65mila metri quadrati. Grazie a questa gigantesca operazione di ampliamento dell’alveo, che è stata abbassato di circa 1,8 metri per aumentare la portata d’acqua transitabile, la portata diventa di 850 metri cubi d’acqua al secondo. Affiancando a questi i 450 metri cubi al secondo che saranno garantiti dallo scolmatore del Bisagno, opera che è in corso di realizzazione, di raggiungerà un totale di 1300 metri cubi di portata al secondo, una quantità d’acqua che, secondo i modelli statistici, può verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni”.

La conclusione dello scolmatore è prevista per il 2024. Il progetto prevede una galleria di 9,8 metri di diametro e lunga 6 chilometri e mezzo, che confluirà nel manufatto di sbocco a mare già utilizzato dallo scolmatore del Fereggiano, opera quest’ultima già realizzata ed entrata in funzione alleggerendo la pressione su questo affluente del Bisagno.

“Con la posa dell’ultima trave della nuova copertura sul tratto terminale del torrente Bisagno si vede il traguardo di un’opera fondamentale per la sicurezza di Genova, città che ha pagato decenni di lassismo delle amministrazioni di sinistra. Nel frattempo i fenomeni atmosferici hanno lasciato sul territorio danni ingenti e hanno spezzato vite – commenta il deputato della Lega Edoardo Rixi -. Genova sarà una città più sicura. Le maestranze hanno fatto un lavoro straordinario insieme ai tecnici della struttura commissariale”.

“Vogliamo ringraziare tutti gli edili che hanno dato un contributo importante per completare la messa in sicurezza del Bisagno. Sono oltre 100 gli edili che hanno lavorato per l’opera e buona parte sono lavoratori della nostra regione: è la conferma delle professionalità e delle competenze nella nostra regione. E’ un’opera importante per la nostra regione e siamo orgogliosi che gli edili liguri abbiamo messo a disposizione della collettività le loro capacità per un obiettivo comune importantissimo”, aggiunge Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.
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