Genova. E’ del 13 maggio scorso la delibera della giunta comunale genovese con l’approvazione dell’atto di impegno o schema di convenzione tra il Comune e “la società Esselunga per l’assunzione delle obbligazioni correlate agli interventi edilizi da attuarsi su alcuni lotti del Sau (schema di assetto urbanistico) del promontorio di San Benigno a Genova, a completamento degli interventi previsti”.
In sostanza, nonostante lo stop all’operazione legato alla vittoria al Tar dei commercianti di Sampierdarena (che annullando una perimetrazione del Civ ha reso nulli anche i presupposti per l’aggiornamento al Puc che contempla l’arrivo in quell’area di una grande struttura di vendita), e nonostante l’altra spada di Damocle sul progetto – un ricorso al Tar presentato da Coop Liguria contro il Comune e l’Autorità portuale, ricorso che spaventa l’amministrazione e il gruppo lombardo ben più di quello dei Civ – il Comune di Genova sta tirando dritto. Come se il tribunale amministrativo non si fosse mai pronunciato, ma inserendo eccome nella delibera un riferimento a quella sentenza.
Il punto è che nel frattempo, la giunta Bucci avrebbe approvato (ma ancora non è stata pubblicata) una nuova delibera di perimetrazione del Civ Fronte del Porto – San Teodoro, riducendolo ed estromettendolo dall’area di San Benigno, tra le Torri Faro e l’elicoidale, dove potrebbe sorgere un centro commerciale da oltre 3000 metri quadri, ben più grande rispetto al primo punto vendita di Esselunga ad Albaro, in via Piave.
E, a proposito di tirare dritto, si sono conclusi anche i lavori della conferenza dei servizi decisoria, che ha espresso parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione urbanistico edilizia nonché ddi quella commerciale, “con gli effetti condizionati alla riperimetrazione del Civ Fronte del Porto – San Teodoro”, si legge nel documento della giunta.
La volontà di procedere con il progetto della giunta Bucci non era certo un segreto, anzi. Era stato lo stesso sindaco a elencare tutte le carte in mano all’amministrazione. Ma con la delibera sulla convenzione si inizia a progettare anche il quartiere “fuori” dal centro commerciale.
Sì perché, ad esempio, oltre a prevedere l’impegno in capo a Esselunga ad acquistare dal Comune di Genova i diritti edificatori relativi alle aree comunali comprese nel perimetro dello Sau di San Benigno (a fronte di un corrispettivo di euro 170 al metro quadro, da corrispondere con le modalità stabilite all’atto del rilascio del titolo edilizio abilitativo), si parla di oneri di urbanizzazione e opere compensative come la creazione di un’area verde e la realizzazione di un parcheggio da realizzarsi vicino alla caserma dei vigili del fuoco e ad uso esclusivo della caserma stessa.