Genova. “Uno dei due pazienti, chiamiamoli no vax o vaccinoscettici che ho in reparto al San Martino e di cui vi avevo già parlato la settimana scorsa, un uomo di 77 anni, sta lottando tra la vita e la morte, è stato intubato 48 ore fa e la situazione purtroppo non è delle migliori”
E’ un esempio che forse Matteo Bassetti, virologo e direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova avrebbe preferito non portare all’attenzione dei media ma “vi dovevo un aggiornamento”. Questo per lanciare un “messaggio forte e chiaro a tutti: il vaccino salva la vita,
e chi è nelle categorie a rischio e dice no al vaccino mette a rischio la propria vita”.
“Sia chiaro, non si fa il vaccino perché semplicemente si tenta di evitare il contagio o per avere il green pass, il vaccino si fa perché salva la vita, il vaccino è a tutti gli effetti un farmaco salva vita”, ripete Bassetti rivolgendosi più o meno indirettamente a quella fascia di popolazione che ancora è rimasta tiepida nei confronti delle vaccinazioni, ovvero quella tra i 60 e i 70 anni, spaventata dall’uso obbligatorio di Astrazeneca, ma anche di altri cittadini che pur essendo potenzialmente molto a rischio non vogliono vaccinarsi.
Per il resto, il punto della situazione lascia intravedere cauti segnali di ottimismo: “Direi che quella che quella che si è appena conclusa è stata la migliore settimana registrata dalla fine di luglio a oggi – dice Bassetti – siamo arrivati ad avere il reparto di malattie infettive con un solo paziente covid positivo e non eravamo in questa situazione dalla prima settimana del luglio del 2020, la discesa è stata repentina come francamente non ci si poteva aspettare, quel rubinetto di cui abbiamo parlato è definitivamente chiuso prova ne sia il fatto che sono sei giorni che dal pronto soccorso non arriva un paziente covid positivo nel nostro reparto”.
Anche la clinica di Malattie infettive conta quindi dalla prossima settimana di tornare a convertire almeno. 15 dei 24 posti letto covid alle altre malattie infettive che in questi giorni sono tornate in ospedale. “Anche questo segno di un lento ritorno alla normalità del pre covid – conclude Bassetti – se la situazione si manterrà io credo che ragionevolmente le prossime settimane saranno più tranquille”.