Genova. L’assemblea degli azionisti di Atlantia ha approvato con il voto favorevole di 1.129 azionisti, pari all’86,86% del capitale sociale rappresentato, la cessione dell’intera partecipazione detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia al consorzio costituito da Cdp, Equity,Blackstone Group international partners e Macquarie European Infrastructure Fund.
La notizia è stata diffusa al termine dell’assemblea che di fatto ha scritto una pagina inedita per la gestione infrastrutturale del nostro paese, riportando sotto il controllo dello Stato la gestione di quasi la metà della rete autostradale italiana, ovvero degli oltre 3mila chilometri di autostrade gestiti da Aspi.
Con questo voto viene venduto l’88,06% delle azioni di Autostrade, per un valore di 8,1 miliardi di euro, derivante dalla valutazione di tutta l’azienda di 9,3 miliardi. Il restante 11,94% rimane suddiviso tra Appia Investments S.r.l. col 6,94 e i cinesi della Silk Road Fund, con il loro 5,00%.
Immediate le reazioni del mondo politico allo sblocco della trattativa: “Con il voto degli azionisti di Atlantia si apre un nuovo percorso – ha dichiarato Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera – Per cominciare nel modo giusto questo nuovo capitolo è necessario prevedere fin da subito investimenti nella sicurezza e nelle manutenzioni. Al contempo, bisogna anche lavorare per un rafforzamento del ruolo di controllo affidato al Mims”.
“Capitolo chiuso – scrive su Twitter l’ex ministro Danilo Toninelli – I 3 mila km diAutostrade passano sotto il controllo pubblico. Finalmente d’orain poi sicurezza e qualità del servizio prevarranno sulla smaniadi profitto. Avremmo preferito la revoca, ma senza il M5s non cisarebbe neppure questo risultato intermedio”.