Genova. Un altro pezzo delle aiuole di viale Brigate Partigiane, il grande asse stradale della Foce, torna all’antico splendore secondo il progetto originario realizzato negli anni Sessanta dall’architetto Daneri. Stamattina l’inaugurazione del secondo lotto progettato e realizzato da Aster, con un’idea che oggi diventa concreta: eliminare i parcheggi a lato delle aree verdi per far diventare la parte centrale della strada un boulevard per il passeggio costeggiato da una pista ciclabile.
A parlarne a margine della cerimonia è stato l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova, Pietro Piciocchi: “Stiamo facendo un ragionamento con la mobilità per spostare le auto e fare in modo che le persone possano passeggiare intorno e godere questa bellezza che altrimenti rimarrebbe un po’ sacrificata – spiega -. Questo spazio deve integrarsi pienamente nella vita della città. L’ipotesi su cui stiamo ragionando è quella di spostare i parcheggi sull’altro lato della carreggiata mettendoli a lisca di pesce”.
Lo studio del nuovo assetto è stato affidato ad Aster e prevede in realtà due diverse ipotesi: lo spostamento della pista ciclabile lungo le aiuole, al posto degli attuali parcheggi, o la trasformazione del marciapiede centrale per consentire il transito delle biciclette, soluzione che tuttavia sacrificherebbe la mobilità pedonale.
“L’idea è quella di sistemare le auto sui bordi esterni della carreggiata con un sistema a lisca di pesce rovesciata che prevede cioè l’ingresso in retromarcia e l’uscita di muso per ridurre il rischio di incidenti – spiega il presidente del Municipio Medio Levante Francesco Vesco -. È una proposta che avevamo fatto al Comune tempo fa. Cancellando i parcheggi lungo le aiuole si perderebbero alcuni stalli, ancora non sappiamo quanti, ma la maggior parte verrebbero comunque recuperati”.
Quello inaugurato oggi è il secondo lotto, da via Cecchi all’incrocio con via Pisacane, a un anno dal completamento del primo (dalla rotatoria della Foce fino a via Cecchi), per un totale di 5.800 metri quadrati di verde di alto pregio restituiti alla città. I lavori di questi primi due segmenti sono stati finanziati dalla Regione Liguria per complessivi 2,1 milioni di euro (800mila il primo lotto e 1,3 milioni il secondo). “Una piccola Euroflora permanente – la definisce Piciocchi – un contributo straordinario alla bellezza della città anche per chi arriva dall’alto”.
Il terzo lotto verrà realizzato non appena saranno terminati i lavori della nuova copertura del torrente Bisagno e dopo che verrà ripristinata la viabilità in zona Brignole. Per quest’ultimo tratto serviranno circa 1,3 milioni che saranno finanziati in gran parte dalla Regione come conferma l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone: “Abbiamo aiutato il Comune di Genova su questo secondo lotto con un finanziamento regionale, è allo studio anche il supporto per il terzo e ultimo lotto. È un obiettivo pienamente raggiunto con un ultimo passo da fare su cui la Regione non potrà mancare”. La previsione è quella di completare tutto entro la prossima primavera.
Il progetto ha voluto recuperare le forme e i disegni anni ’60, con un’importante presenza di medaglioni e strisce fiorite, ricche di specie diverse al fine di garantire un buon effetto in tutte le stagioni dell’anno. Per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico i lavori hanno tenuto conto delle indicazioni della Soprintendenza. L’attuale disegno è stato adattato alle modifiche che sono state realizzate negli anni, considerando l’assetto della viabilità che ha imposto una stilizzazione di alcuni aspetti decorativi del progetto originario.
“Le aiuole – ha spiegato il presidente di Aster Enrico Vergani – sono state fatte partendo da uno studio approfondito della realtà. Ricordiamoci che siamo sopra la copertura del Bisagno, non su una collina. È stato preparato un fondo che garantisca il deflusso delle acque e il controllo dell’irrigazione. Questi giardini verranno gestiti da remoto con un sistema di domotica dalla nostra sede”.
Il sistema di programmazione e controllo, infatti, sarà centralizzato su programma in cloud dedicato, che lavorerà gestendo i settori irrigui collegati con specifici ponti radio per arrivare poi all’utilizzo di un collegamento Wi-Fi. I consumi verranno ottimizzati e saranno monitorate eventuali perdite. Dunque, dopo il secondo lotto dei lavori sulle aiuole di viale Brigate Partigiane, l’obiettivo è di poter presto gestire da remoto le aree verdi comprese tra Brignole e Boccadasse.
Alla fine della posa dei substrati e degli impianti, con la primavera, è stata fatta quella del prato e delle nuove piante. La parte centrale è costituita da piante arbustive sempreverdi in gruppi omogenei, che garantiscono un arredo verde costante durante tutto l’arco dell’anno: medaglioni variabili dai 10 ai 20 metri quadrati coltivati con piante di formio, canna indiana, agapanto, rafiolepis, plumbago.
Una speciale dedica è stata tributata a Gigliola Centa, project manager di Aster scomparsa prima di vedere realizzato il frutto del suo lavoro, ricordata da un cippo con inciso il suo nome. “Per tutti noi di Aster. questa opera assume una valenza ancor maggiore – commenta Vergani – Gigliola Centa ci ha lasciati prematuramente e noi le dedichiamo un manufatto da lei stessa ideato, a ricordo del suo impegno per il decoro urbano della nostra città”.
“Stiamo vivendo un momento epocale per Genova che da troppi anni aveva segnato il passo lasciando al degrado e all’incuria angoli bellissimi della città – ha sottolineato il presidente Francesco Vesco –. Il ritorno alle origini delle aiuole di viale Brigate Partigiane si colloca in un contesto di riqualificazione urbana del nostro Municipio che dalla stazione Brignole arriva alla Foce e poi, con la realizzazione del Waterfront di Levante, torna ad essere una cartolina da esportare nel mondo“.