Genova. L’arrivo del green pass per i turisti stranieri con un mese d’anticipo, come annunciato dal premier Mario Draghi, non scalda i cuori degli albergatori liguri che per il momento guardano alla stagione estiva con un cauto ottimismo e il registro delle prenotazioni che ancora stenta a riempirsi.
“Per il mese di maggio le prenotazioni salgono ancora molto lentamente – spiega Aldo Werdin che rappresenta gli hotel del Tigullio -. Potrebbero salire di più per il weekend ma dal lunedì al giovedì è un mortorio. Il tempo non ci aiuta molto, stiamo a vedere”. E il green pass? “Prima che lo mettano a punto e sia operativo al 100% arriverà giugno. Nel frattempo, maggio sarà ancora da piangere. Se riusciremo a fare luglio e agosto come l’anno scorso va bene, ma poi non è che ci basterà per svernare”.
In riviera a fare la differenza saranno effettivamente gli stranieri, a fronte di un pubblico che la scorsa estate è stato rappresentato per la maggior parte da lombardi, piemontesi ed emiliani, gli aficionados della Liguria specialmente in un contesto di turismo a breve distanza. “I primi a muoversi saranno gli svizzeri e i francesi – prosegue Werdin – mentre per il mercato russo è ancora troppo presto. Per adesso sono gli italiani che si muovono e prenotano”.
In ogni caso, anche guardando al momento in cui le certificazioni verdi tra Paesi europei saranno una realtà, le aspettative non sono altissime: “Non recupereremo i livelli pre-Covid. Bisogna essere ottimisti sicuramente, ma dire che stiamo tornando ai vecchi tempi è sbagliato. Per riavvicinarci alla realtà del 2017-2018 dovremo aspettare il 2022. Anche se quest’anno siamo partiti prima siamo ancora appesi a un filo. Se la Liguria scende in arancione si blocca di nuovo tutto. Fare previsioni è molto pericoloso, dobbiamo vivere alla giornata”.
A Genova buona parte delle speranze è riposta nella promozione avviata da Comune e Federalberghi che prevede due notti in hotel al prezzo di una e l’inclusione di una card che consente di accedere a varie esperienze, finanziata con 500mila euro di proventi della tassa di soggiorno. “Stiamo già avendo i primi riscontri in questi giorni – dice Gianluca Faziola, presidente degli albergatori genovesi – e stiamo già pensando di prolungare l’iniziativa per un periodo più lungo, andando oltre le due notti. Non contiamo di arrivare al tutto esaurito, ma di certo accenderà i riflettori sulla destinazione”.
Anche in città gli effetti degli annunci del Governo ancora non si vedono. “Ci sono ancora restrizioni legate a quarantene e tamponi – osserva Faziola -. La scorsa estate le città come Genova avevano sofferto tantissimo, parliamo -60% a luglio e -30% ad agosto, senza contare il disastro di giugno. La speranza è fare meglio, qualcosa si sta muovendo”.