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Zona franca urbana di Genova, imprese pronte a investire 36 milioni per 134 assunzioni

Il bando, che rientra nel cosiddetto "decreto Genova", si è chiuso il 31 marzo scorso

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Genova. Sono 34 le imprese che hanno presentato alla Camera di Commercio di Genova la domanda di partecipazione al Bando per investimenti nella Zona Franca Urbana di Genova. Il bando – che rientra nel cosiddetto “decreto Genova” e si è chiuso il 31 marzo scorso – si rivolgeva alle piccole, medie e grandi imprese che si sono insediate nell’area della Zona Franca Urbana di Genova entro il 31 ottobre 2020 e sono pronte ad investire almeno 300mila euro ciascuna e a creare occupazione.

Delle 34 candidate, che chiedono contributi a fondo perduto per un totale di 7 milioni 700 mila euro, 24 sono piccole imprese, 8 sono medie e due sono di grande dimensione. I posti di lavoro generati da questi investimenti sono stimati in 134 nuove assunzioni, di cui 121 a tempo indeterminato e 13 in apprendistato o part time.

“Preservare e incentivare il tessuto imprenditoriale di un’area storicamente vocata agli insediamenti produttivi, come quella della Valpolcevera, soprattutto dopo il crollo del Morandi, è un obiettivo che ci siamo posti per tempo, subito dopo la tragedia – commenta il presidente della Regione Giovanni Toti – Questo bando rappresenta un altro deciso passo avanti nel sostegno alle imprese danneggiate ma anche un incentivo per chi vorrà investire in un’area che ha maggiormente sofferto le conseguenze del crollo del viadotto Polcevera: l’obiettivo è quello di risarcire tutta la platea degli aventi diritto prima della chiusura dello stato di emergenza e la velocità con cui i ristori per le categorie più colpite sono andati avanti dimostrano che quando tutti i soggetti interessati e le istituzioni lavorano di concerto le cose funzionano e si possono concludere in tempi brevi ”.

“Il fatto che ci siano 34 imprese, di cui ben 24 piccole, pronte ad investire complessivamente oltre 36 milioni di euro nella nostra Zona Franca Urbana e a creare occupazione – continua il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio – mi sembra un ottimo segnale di ripresa per questo territorio ferito, che ha patito e continua a patire le conseguenze del crollo del ponte e che ora può e deve diventare il volano della ripartenza” commenta il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio.

“L’ottima risposta – chiude l’assessore allo sviluppo economico della Regione Andrea Benveduti – dimostra la vitalità di un territorio che ha saputo resistere, ancor prima del Covid, alle ripercussioni del crollo del ponte Morandi e alla generale crisi economica. Siamo convinti che una buona amministrazione abbia la necessità di riportare il lavoro al centro del dibattito economico e politico. Per questo motivo, con questo primo intervento, inserito all’interno di un’azione che porterà complessivamente 23,5 milioni di euro in favore della reindustrializzazione regionale, abbiamo dato una premialità a quelle imprese che agli investimenti affiancavano una crescita occupazionale. Requisito, condiviso sin dal principio con i sindacati, grazie al quale oggi riceviamo proposte di investimenti che potrebbero portare sull’intera Zona Franca Urbana di Genova fino a 134 nuovi occupati”.

Gli investimenti effettuati dalle imprese candidate riguardano: acquisto di macchinari, impianti produttivi, attrezzature varie e software.

Per quanto riguarda i settori, 17 sono le imprese pronte a investire nelle opere edili e impiantistiche, comprese tutte le attività per oneri tecnici dalla progettazione al collaudo; 3 quelle che intendono acquistare fabbricati già costruiti e 8 quelle che richiedono consulenze e servizi specialistici.

La Camera di Commercio di Genova si occuperà dell’istruttoria delle domande, verificando l’esistenza dei requisiti, e la completezza e regolarità della documentazione presentata. Una volta conclusa l’istruttoria, i contributi saranno erogati con provvedimento del Commissario delegato Toti.

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