Polemica

Vaccino, Toti risponde al ribelle De Luca: “Per riempire i ristoranti bisogna svuotare gli ospedali”

Il governatore campano aveva detto: "Se andiamo avanti per fasce d'età, quando avremo finito l'economia sarà morta"

de luca toti

Genova. “Per riempire i ristoranti dobbiamo svuotare gli ospedali. Dividere in modo manicheo i cittadini se non sulla base del rischio che hanno di prendere il Covid è qualcosa che non sappiamo fare”. È la risposta, sia pure indiretta, che il presidente Giovanni Toti oppone alle proteste del collega campano Vincenzo De Luca, protagonista nelle ultime ore di uno scontro aperto col generale Figliuolo, commissario all’emergenza Covid.

“Ho appena detto al commissario Figliuolo che, una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili, noi non intendiamo procedere per fasce di età – aveva detto ieri De Luca a Benevento -. Andando avanti solo per fasce di età, quando avremo finito, l’economia italiana sarà morta. Ci sarà un’altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare un’altra parte dei settori economici”. Una presa di posizione subito censurata da Figliuolo: “La campagna di vaccinazione deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie”.

Non pago della polemica, De Luca poi aveva nuovamente tuonato: “Se ad aprile non arrivano alla Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle noi prenderemo misure clamorose e non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Stato-Regioni”.

La Campania è la regione più giovane d’Italia, la Liguria è la più vecchia – ha replicato Toti attraverso la trasmissione Agorà su Rai 3 –. Se decidiamo di vaccinare gli 80enni daremo i vaccini ai territori sulla base di quanti 80enni ci sono, altrimenti non funziona. Non è una cosa stravagante, si chiama targetizzazione. Rispetto il piano nazionale perché condivido quelle priorità – ha aggiunto il presidente ligure -. Il 50% dei miei posti letto è occupato da persone con più di 75 anni, l’81% dei miei morti sono ultraottantenni. Se vogliamo riaprire questo Paese dobbiamo vuotare gli ospedali”.

Sulla possibilità di creare isole Covid free, idea che piace al ministro del Turismo Garavaglia e ad alcuni governatori tra cui lo stesso De Luca, Toti conferma le perplessità espresse ieri dall’assessore Berrino: “Come facciamo a chiedere da un lato di riaprire i confini e dall’altro costruire piccoli ghetti Covid free? Quest’anno, coi vaccini, penso che a giugno l’Italia sarà frequentabile e fruibile in sicurezza quasi ovunque. Non siamo come la Grecia. È possibile immaginare di fare Portofino o le Cinque Terre Covid free, e poi cosa faccio, una barriera doganale per cui non si può mangiare il gelato a Santa Margherita? Ritengo difficile pensare a un’ipotesi del genere”, ha concluso Toti.

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