Genova. La benzina nel motore dovrebbe arrivare tra domani e la prossima settimana. La consegna prevista di oltre 100mila dosi tra Pfizer e AstraZeneca rifornirà di carburante la macchina vaccinale della Liguria che al momento si trova “in riserva” con una scorta pari a circa 30mila dosi, il 6% di tutte quelle arrivate finora.
Ma la vera novità di questi giorni è che il vaccino Johnson & Johnson, che inizialmente doveva essere riservato alle somministrazioni a domicilio, è disponibile anche all’hub della Fiera di Genova dove viene inoculato ad alcuni pazienti prenotati per AstraZeneca.
In termini assoluti si tratta di un vantaggio: essendo un vaccino monodose si eviterà il richiamo e quindi, rispetto alle altre tipologie, si risparmia una dose per ogni paziente. E poi c’è l’aspetto psicologico: anche se il vaccino Janssen è arrivato con le stesse raccomandazioni e controindicazioni di AstraZeneca (priorità agli over 60 e rarissimi casi di trombosi nei più giovani), non ha goduto della stessa cattiva pubblicità e quindi incute meno timore.
“Ce l’hanno mandato e quindi lo dobbiamo utilizzare”, commenta Toti in conferenza stampa. Ma la scelta è dettata anche da ragioni di prudenza. Le scorte di AstraZeneca vanno usate con cautela perché devono essere garantite le dosi per i richiami: in Liguria ci sono più di 100mila persone ad attenderle.
Da qui la decisione di sfruttare Johnson & Johnson non solo per le somministrazioni a domicilio (dove in realtà la maggior parte dei pazienti è in categoria ultrafragili o disabili gravi e perciò deve ricevere Pfizer o Moderna), ma anche nei punti vaccinali in valle Scrivia, Stura e Trebbia, dove sono maggiori le difficoltà di movimento, e appunto nel padiglione Jean Nouvel. Per ora, comunque, si tratta di numeri molto ridotti, 4.550 dosi consegnate solo alla Asl 3 genovese. La prossima settimana dovrebbero arrivarne altrettante, spalmate invece su tutta la Liguria.
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“Non abbiamo alcun problema a rispettare la pianificazione – ha assicurato Toti -. La nostra programmazione è coerente coi volumi disponibili. Non abbondiamo, ma neanche scarseggiamo. Prima c’erano troppe scorte, ora viaggiamo just in time. L’obiettivo è fare 77mila dosi alla settimana, la macchina vaccinale sta funzionando nel migliore dei modi”.
Oggi, grazie alla mediazione col commissario Figliuolo, erano arrivate in anticipo 3.510 dosi Pfizer e 3mila AstraZeneca per scongiurare eventuali intoppi. Ma le consegne più sostanziose sono previste nei prossimi giorni. Domani dovrebbero arrivare 54.990 dosi Pfizer e la prossima settimana 46.800 AstraZeneca. “Sono più di quanto ci aspettavamo”, ha commentato Toti. Tanto che “dal 3 maggio entreranno nel circuito, anche in ragione delle aumentate consegne, altre 50 farmacie per 4mila vaccini in più alla settimana”, ha concluso il governatore.