Genova. Ammontano a circa 280mila euro i costi diretti affrontati da Regione e Alisa per il funzionamento dell’hub vaccinale nel padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova in cui potranno essere somministrate anche 6mila dosi al giorno. Lo ha spiegato il presidente Giovanni Toti in consiglio regionale rispondendo a interrogazioni presentate da Roberto Arboscello del Partito Democratico e Gianni Pastorino di Linea Condivisa.
Il padiglione, come noto, viene concesso dalla società Porto Antico in comodato d’uso a titolo gratuito. “In una prima fase si era immaginato di organizzare due hub, uno allo Jean Nouvel più uno ai Magazzini del Cotone per 16 postazioni ciascuno, poi è stata verificata la possibilità di utilizzare quello della Fiera per 44 linee di vaccinazione complessive”, ha spiegato Toti.
Nonostante la gratuità degli spazi è stato comunque necessario sostenere delle spese: 10.800 euro di costi vivi del padiglione, 114.920 euro per l’allestimento dei box dove vengono inoculati i vaccini, 110.115 euro di servizi informatici. Inoltre Alisa si è fatta carico di segnaletica, spazi informativi e allestimento del parcheggio in piazzale Kennedy per un totale di 43.691 euro.
In totale poco più di 279mila euro per tenere l’hub a regime fino al 15 agosto, in attesa di capire come andrà la vaccinale e se la Fiera potrà continuare a concedere quegli spazi visto che dovrà iniziare l’allestimento per il Salone Nautico. A queste cifre vanno aggiunte quelle riconosciute ai privati che operano all’interno per vaccinare gli ultrafragili. Il tutto dovrebbe essere poi messo in conto alla struttura commissariale nazionale. “Sono costi che avremmo sostenuto in qualsiasi altro luogo – ha precisato Toti – mentre i contratti con la sanità privata sono allineati con tutte le categorie”.
In particolare, per quanto riguarda le postazioni gestite dagli operatori della sanità privata, ogni ciclo vaccinale viene pagato alle aziende 17,50 euro più altri 7 per le spese di logistica e amministrazione visto che, a differenza dei medici di medicina generale che vaccinano nei distretti col supporto della Asl, “in questo caso viene rimessa ai privati l’intera organizzazione dell’attività. Gli oneri relativi a tale attività a carico del sistema sanitario nazionale saranno rendicontati progressivamente nel corso della campagna vaccinale“, ha concluso Toti.