Genova. Scongiurare l’effetto “fisarmonica” che verrà a crearsi con l’arrivo delle navi a Genova dopo lo sblocco del canale di Suez attraverso un’estensione degli orari operativi dei terminal per evitare che le navi restino in rada.
È quanto chiedono le associazioni di categoria degli autotrasportatori in una lettera inviata a terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi, armatori, depositi, al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente ligure Giovanni Toti.
La richiesta è quella di un “immediato tavolo di confronto per coordinare una risposta straordinaria invocando procedure urgenti affinché anche in questa vicenda il modello Genova rappresenti la modalità con cui affrontare l’effetto ‘fisarmonica’ dato dal congestionamento dell’arrivo navi. Lavorare la seconda nave da parte di tutti i terminal, anche quelli che tali procedure non le hanno
ancora introdotte, fermo restando i servizi all’autotrasporto, è la modalità con cui Genova può offrire il suo contributo al grave danno dell’economia che l’occlusione del canale di Suez ha rappresentato”.
“L’autotrasporto – si legge ancora – da troppo tempo attende risposte che velocizzino le procedure e le operazioni di carico e scarico. Il comune denominatore dell’effetto fisarmonica tra autotrasportatori del mare-armatori e quelli su gomma, per una risposta comune sull’efficientamento del nostro sistema portuale. Una speranza per Genova nonché l’ultimo grido dell’autotrasporto che non può più attendere e la cui pazienza è ormai al limite della sopportabilità”.