Milano. Per la Sampdoria, vigilia di Pasqua a San Siro, in una giornata soleggiata, condizionata solo dalla tristezza degli spalti vuoti… spettacolo surreale, se la mente corre ai pienoni di certe sfide fra rossoneri e blucerchiati, ai tempi di Vujadin Boškov ed Arrigo Sacchi…
Ha iniziato bene la Sampdoria, molto reattiva, con Bereszynski e Candreva padroni della fascia destra e Damsgaard autore di azioni di alta classe, tanto da essere stata la prima a cercare il goal con un tiro a giro di Gabbiadini, deviato in corner da Donnarumma.
Verso la metà del tempo, un gran colpo di testa di Thorsby ha costretto il portiere del Milan ad una grande parata, poi, due punizioni dal limite, concesse dall’arbitro al Milan, la prima assurda (è Ibra a scalciare Thorsby), la seconda dubbia, si infrangono sulla barriera, ma rimettono in gioco il Milan… Sono quelle piccole cose che indirizzano le partite, ma non è facile arbitrare a San Siro, seppur senza pubblico… e così ecco, a seguire, arrivare due ammonizioni, solo a tinte blucerchiate: Colley e Thorsby, che condizioneranno l’aggressività dei due per tutto il resto della partita.
Ci ha provato anche Ibra a farsi regalare un rigore, ma né la terna, né il VAR hanno abboccato.
Solo alla fine del primo tempo, è arrivato un giallo anche a un milanista (Saelemaekers aveva falciato Damsgaard), ma poi l’arbitro ha riaperto il divario delle ammonizioni, appioppandone una ad Adrien Silva (questa meritata, spesa per fermare un Hernandez lanciato a rete).
A inizio ripresa, giallo a Kessie, ma non a Krunic che aveva fermato una ripartenza di Candreva e neanche a Ibra (idem su Augello)… altre piccole gocce, che riempiono il vaso…
Ma a complicare i piani del Milan, è stato un errore clamoroso di Hernandez, che ha appoggiato centralmente una palla morta, consentendo a Quagliarella di uccellare un Donnarumma, pescato dal capitano fuori dai pali (0-1)… con un’altra magia dell’eterno Quaglia, arrivato anche quest’anno in doppia cifra.
Ed allora, ecco il secondo giallo ad Adrien Silva… con la Samp costretta a giocare l’ultima mezz’ora in inferiorità numerica… è sempre stato difficile vincere a San Siro… ma Ranieri ci ha provato, mettendo dentro Kristoffer Askildsen per Manolo Gabbiadini…
E’ stato tutto un secondo tempo di grande sofferenza, con prima un salvataggio sulla riga di Colley (su tiro di Hauge), ma a tre minuti dalla fine una triangolazione Ibra/Kessie, ha messo lo stesso Hauge in condizioni di pareggiare… e subito dopo è stato Audero ad evitare la beffa, con una grande parata su Calhanoglu e poi solo una provvidenziale deviazione di Bereszynski (grande partita) ha mandato sul palo una palla calciata a botta sicura da Kessie, ad Audero battuto…
Insomma, alla fine un buon punto, perché a San Siro, è sempre stato difficile vincere….
Il tabellino della gara:
Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Saelemaekers (Kalulu dal 46°), Kjaer, Tomori, Hernandez; Kessié, Bennacer (Tonali dal 59°); Castillejo (dal 73° Hauge), Calhanoglu, Krunic (Rebic dal 59°); Ibrahimovic.
A disposizione: Tatarusanu, A.Donnarumma, Dalot, Gabbia, Meite All.Stefano Pioli
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Colley, Tonelli, Augello (Dall’89à Yoshida); Candreva (dall’89°Leris9, Thorsby, Silva, Damsgaard (dall’89° Verre); Quagliarella (dall’83° Keita Balde) Gabbiadini (dal 61° Askildsen)
A disposizione: Ravaglia, Letica, Ferrari, Regini, Jankto, Ramirez, La Gumina All: Claudio Ranieri