Genova. Si prospetta un nuovo round di agone politica sulla questione della riforma dei municipi: dopo l’approvazione delle modifiche relativa ai ruoli e competenze degli enti da parte del consiglio comunale (voto della sola maggioranza di centrodestra), qualche mese fa, ora la giunta ha iniziato a esporre ai consigli municipali la proposta di modifica del sistema elettorale dei municipi stessi. Una riforma che non piace a Sinistra Italiana.
Iweri, lunedì 26 aprile, si è svolta in municipio Centro Ovest la commissione Affari istituzionali durante la quale l’assessora comunale Lorenza Rosso, ha illustrato la proposta.
“La riforma proposta prevede l’elezione diretta del Presidente di Municipio che in questo modo non verrebbe più nominato con votazione dal Consiglio – dal momento che verrebbe automaticamente proclamato eletto Presidente il candidato che ottiene anche solo un voto in più degli altri – e questo fatto, essendo previsto un turno unico senza ballottaggio, va nella malsana direzione di una chiara spinta al leaderismo, evidentemente caro a chi amministra oggi la nostra città. – dichiara Mariano Passeri, membro del coordinamento genovese di Sinistra Italiana e consigliere municipale del Centro Ovest, che aggiunge – Preoccupa, inoltre, il fatto che il premio di maggioranza del 60% dei seggi si preveda che venga sempre attribuito alle liste collegate al presidente eletto, a prescindere dalla percentuale dei voti ottenuti e senza che sia più necessario il raggiungimento della soglia minima del 40% per ottenerlo”.
“Come Sinistra Italiana Genova esprimiamo la nostra contrarietà a questa riforma, che apre inoltre alla possibilità – secondo noi deleteria – che tutti i componenti della giunta municipale possano essere membri esterni, cioè scelti al di fuori dei componenti del consiglio municipale, mentre nel sistema attuale il limite è opportunamente fissato a uno”, prosegue la nota.
“Ci preoccupa molto la possibilità che con questa riforma si dia vita a un sistema nel quale c’è una figura, quella del Presidente, che potrà avere la possibilità di scegliersi tre assessori a proprio piacimento – eventualmente anche senza il confronto e la partecipazione attiva delle liste collegate alla sua candidatura – e di poterli inoltre nominare direttamente e senza dover più passare attraverso un voto di approvazione da parte del Consiglio”, aggiunge Passeri.
“Questo, unito a un premio di maggioranza del 60% – attribuito al vincitore a prescindere da qualsiasi soglia minima richiesta – ci pare un indebolimento grave del sistema di rappresentanza del territorio che dovrebbe avere il Municipio, in un accentramento del potere che punta forse a rafforzare il piano della governabilità ma che poi, nella realtà, allontana la partecipazione, riducendo il contatto e il rapporto con i cittadini e il territorio”, si legge ancora nel comunicato.
“Riteniamo che una seria proposta di riforma del sistema elettorale dei municipi dovrebbe prevedere quantomeno la presenza di scaglioni relativi all’attribuzione del premio di maggioranza, che potrebbe scattare al raggiungimento di soglie prefissate, evitando di attribuire direttamente il 60% dei seggi a chi prende un solo voto in più; o in alternativa valutare la possibilità di prevedere un ballottaggio, in analogia con quanto avviene per l’elezione del sindaco”, conclude Sinistra Italiana.