Genova. “Per una volta bisogna fare i complimenti al governo. Il percorso che andrà approfondito sul tema delle aperture mi sembra coerente coi dati della nostra regione”. Così il presidente Giovanni Toti commenta quanto annunciato oggi in conferenza stampa dal premier Mario Draghi.
“L’idea che dal 26 aprile si possa tornare ad aprire, sia pure con un percorso graduale certamente non brevissimo, credo dia speranza a tante persone e lo ritengo coerente con la situazione clinica del Paese e della nostra regione – ribadisce Toti -. Bene questo primo segnale di ripartenza annunciato dal premier Draghi. Accogliendo le richieste delle Regioni, il Governo sta studiando una road map per le prossime riaperture”.
I numeri del report settimanale Iss-ministero della Salute sono incoraggianti. La Liguria, come anticipato ieri da Toti, ha un Rt compreso tra 0,96 e 1,04, dato che collocherebbe la regione in zona gialla se non fosse ancora sospesa. Sopra la soglia critica solo le terapie intensive, occupate da pazienti Covid al 38%. “Non è un dato così preoccupante – spiega Angelo Gratarola, direttore del dipartimento regionale di emergenza-urgenza – perché il numero è cresciuto in virtù dell’aumento di casi nei giorni passati. La cura dei malati più gravi richiede più tempo, è un indicatore che scenderà più tardi”.
“La terza ondata ha avuto il suo picco due settimane fa, ora osserviamo una continua diminuzione nuovi casi, gli stessi che avevamo circa un mese e mezzo fa – osserva Filippo Ansaldi, direttore della prevenzione di Alisa -. Nella terza ondata l’impatto è stato più controllato in Liguria del 30% rispetto alle altre regioni italiane”.
“Speriamo quindi di rientrare in zona gialla già dal 26 aprile e dare una prima boccata d’ossigeno a tante attività e lavoratori. Torniamo a programmare il futuro – conclude Toti – con coraggio e buonsenso”.
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