Polemica

Regione Liguria taglia la convenzione per lo studio sulle mafie, Centi: “Si risparmi su spese inutili”

Dopo la condanna del Pd per lo stop alla collaborazione con l'Università arriva anche quella della Lista Sansa

lista Sansa

Genova. “La stessa attenzione per i soldi e le spese, che tra l’altro condivido, con la quale la Giunta regionale giustifica oggi il mancato rinnovo delle convezione tra università di Genova e Regione Liguria per lo Studio delle mafie avrei voluto che fosse stata applicata anche in relazione agli sprechi che costantemente vengono fatti in Regione: dalla moltiplicazione degli staff, ai soldi investiti nella dimissioni di consiglieri che diventano assessori, alle altre voci di spesa del bilancio“, così il presidente della Commissione antimafia Roberto Centi, Lista Sansa.

“Inoltre – continua Centi – il mancato rinnovo della convenzione rappresenta uno sgarbo nei confronti dell’ateneo come istituzione, con il quale, invece, Regione Liguria dovrebbe tenere buoni e continuativi rapporti”.

Il presidente della Commissione antimafia, nonché consigliere Regionale della Lista Sansa Roberto Centi ha portato in sede di Consiglio regionale l’Iri “Sulla convenzione con l’università per lo Studio delle mafie”, come ha fatto anche il capogruppo del Pd Luca Garibaldi, domandando alla Giunta cosa intendesse fare per supportare, anche attraverso studi condotti dall’università, l’attività contro la criminalità organizzata e per la sicurezza urbana. Tema quanto mai di rilievo oggi in quanto l’emergenza pandemica in Liguria sta aiutando a favorire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose a causa anche delle difficoltà economica delle imprese, così come emerge dalle numerose audizioni in Antimafia.

L’assessore Benveduti ha risposto che la convenzione stipulata aveva un costo troppo elevato ed era poco produttiva e che è intenzione della Giunta affidare la mansione a un altro ente, ma a minor prezzo. A questo il Consigliere regionale Centi ha ribadito che: “Le ricerche svolte dall’Unità di criminologia del Dipartimento di scienze della salute dell’università di Genova sono un lavoro fondamentale per l’azione di conoscenza e contrasto alle mafie e il prodotto degli studi non si limita alle “100 pagine” di relazione citate da Benvenuti, ma un lavoro ben più organico e organizzato nel tempo che risulta di importanza fondamentale come testimonia la preziosa attività svolta dall’Osservatorio nelle singole province”.

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