Genova. Secondo l’ultimo report dell’Istat sull’anno appena passato, in Italia ci sono ulteriori 955mila famiglie numerose in stato di povertà rispetto al 2019, che non riescono a far fronte alle spese minime. Per far fronte a questa situazione, già a Natale scorso Conad Nord Ovest ha deciso di intervenire nelle regioni in cui la cooperativa è presente: ad oggi sono stati donati a Caritas Italiana complessivamente 632.500 euro, di cui 55.320 euro – pari a oltre 14.000 pasti – sono stati destinati alle diocesi liguri nelle province di Genova, Imperia, Savona e La Spezia.
L’iniziativa è un gesto solidale che ha caratterizzato tutte le attività collegate al 60° di Conad Nord Ovest. Un modo chiaro per dire “Grazie” alle comunità in cui i Soci della cooperativa sono presenti, e rinnovare l’impegno a sostenere i territori in cui operano.
“In Italia ci sono migliaia di famiglie in grande difficoltà, molte delle quali non più in grado di acquistare beni per sopravvivere. I dati drammatici che tutti abbiamo davanti agli occhi ci hanno spinto a intervenire concretamente aiutando più di 10.500 famiglie, con una donazione pari a 160.000 pasti – dichiara Valter Geri, presidente di Conad Nord Ovest. Celebrare i nostri primi 60 anni con azioni concrete per sostenere le comunità e ringraziare per la fiducia che i nostri clienti ci dimostrano quotidianamente, è stato del tutto naturale. 60 anni contraddistinti dai valori fondanti del nostro DNA: partecipazione e ascolto, solidarietà, responsabilità, impegno distintivo verso il cliente e la comunità. I nostri soci, ogni giorno si adoperano per una presenza attenta e partecipata; siamo quindi intervenuti con la speranza di aver portato sollievo in un momento tanto difficile”.
Commenta don Adolfo Macchioli, delegato regionale Caritas Liguria: “Le Caritas Liguri hanno affrontano situazioni differenti nei territori non omogenei della striscia ligure. Nella zona metropolitana di Genova la perdita del lavoro ha riguardato più famiglie che altrove, colpendo tutte le appartenenze sociali italiane e straniere. In ogni territorio la sospensione del settore turistico sta mettendo in ginocchio le nostre famiglie sia nel lavoro stabile che in quello precario o occasionale. Sul confine con la Francia permane una situazione di criticità dovuta ai flussi migratori. Si registra infine una grave sofferenza nei giovani per forme depressive, devianza o abbandono scolastico. Le Caritas e le comunità parrocchiali accompagnano questi processi molto sofferti “stando dentro” le diverse situazioni.”
La rete capillare delle Caritas diocesane è garanzia di un mirato intervento sul territorio, grazie al loro impegno quotidiano in favore delle famiglie che si trovano in difficoltà economiche. Nel corso del 2020, dai monitoraggi condotti da Caritas Italiana presso la propria rete di 218 organismi diocesani è emerso che quasi il 50% delle persone incontrate presso i servizi Caritas non aveva mai richiesto aiuto prima.
A fronte di ciò, le attività dei 118 empori della solidarietà dislocati in tutta Italia – dove le famiglie in difficoltà possono reperire gratuitamente generi di prima necessità – sono state intensificate, e in 136 diocesi sono stati potenziati i fondi destinati a venire incontro a chi per la pandemia ha perso il lavoro o non lo può trovare.