Genova. “Con la chiusura delle indagini sulla strage del Ponte Morandi emerge la miseria e l’indecenza della politica italiana. Centrosinistra e centrodestra sono ambedue corresponsabili della privatizzazione delle autostrade, di regole confezionate a favore dei concessionari, dei mancati controlli”.
Ad affermarlo è Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, in relazione alla chiusura delle indagini per il crollo del Ponte Morandi ad opera della procura di Genova.
“Persino dopo 43 morti le forze politiche di governo, dalla Lega al Pd, non hanno voluto togliere la concessione ai privati, responsabili del disastro, – ha proseguito. – Bisognerebbe processare, alla Pasolini, tutti coloro che hanno votato per la privatizzazione”.
“È un’offesa alle vittime e all’intero popolo italiano che i governi Conte 1 e 2 e lo stesso governo Draghi abbiano lasciato a Atlantia la concessione, pensando a tutelare gli azionisti e non il diritto dei cittadini alla sicurezza. La privatizzazione è stata un fallimento e un furto ai danni degli italiani”.
“Il governo ha il dovere di togliere la concessione ai privati e di ri-pubblicizzare autostrade. Noi di Rifondazione Comunista rivendichiamo di essere stati gli unici a opporsi alla truffa della privatizzazione”, ha concluso Acerbo.