Genova. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Alessandro Terrile, non rinuncia a commentare l’avvicendamento in giunta. “Lo ha deciso il sindaco Bucci stamattina, dandone informazione con un comunicato che tenta di descrivere la vicenda come una promozione: “vista l’importanza e la delicatezza della nuova delega al Recovery Fund assegnata a Piciocchi, abbiamo deciso di sgravarlo dalle deleghe di vicesindaco che passeranno all’assessore Massimo Nicolò”. No, non è una promozione”, scrive Terrile.
“In realtà Fratelli d’Italia da tempo chiedeva di esprimere il vicesindaco. E Bucci si è adeguato – aggiunge – triste che il ruolo di vicesindaco della nostra città sia merce di scambio per equilibrare gli assetti tra i partiti di centrodestra. La scelta del Sindaco non fa onore a chi si è fatto vanto di lavorare al di sopra delle regole della vecchia politica. Ma soprattutto non fa onore al merito”.
“Sono spesso in disaccordo con le scelte politiche dell’ex vicesindaco, tuttavia – continua Terrile – ho avuto modo in questi anni di apprezzarne le indubbie qualità amministrative e il grande impegno profuso. Ma, evidentemente, qualità e impegno contano meno della tessera di Fratelli d’Italia”.
Sulla vicenda si è espresso anche il Partito della Rifondazione Comunista, con la federazione di Genova: “Il sindaco ha nominato nuovo vicesindaco un esponente del partito Fratelli d’Italia, Massimo Nicolò. Senza entrare nel merito del singolo, il fatto che in una città Medaglia d’oro per la Resistenza e capofila del movimento del 30 Giugno 1960 venga nominato vicesindaco un esponente di un partito erede non pentito del Movimento sociale italiano risulta quantomeno dissonante rispetto ai valori che da sempre contraddistinguono Genova. Si spera che il signor Nicolò, un coerenza con il proprio ruolo e con lo spirito repubblicano, dichiari apertamente e quanto prima il suo antifascismo”.