Genova. E’ un uomo di 61 anni, nordafricano, venditore ambulante residente da tempo nel quartiere di San Martino, l’uomo che circa un mese fa, a bordo di un autobus della linea Amt, un 7, all’altezza del capolinea di via Fanti a Principe, si era masturbato davanti a una 23enne.
La vicenda della ragazza, soprannominata Kimberly, era stata poi raccontata da un’amica e quella storia era diventata virale tanto che le istituzioni avevano sottolineato come il fenomeno delle molestie non dovesse essere preso sotto gamba. C’era stata anche una raccolta firme.
L’uomo è stato identificato dai carabinieri della compagnia di Sampierdarena, gli stessi a cui la ragazza si era rivolta per denunciare il fatto poco dopo l’accaduto. In realtà, Kimberly, aveva raccontato un episodio spiacevole anche in caserma ovvero di essere stata oggetto di “complimenti” poco opportuni da parte del carabiniere che aveva raccolto la denuncia.
Ad ogni modo i carabinieri, partendo da alcuni indizi forniti e poi osservando le immagini di numerose telecamere lungo il tragitto del bus e incrociando i dati con eventi della medesima natura, individuavano il presunto colpevole. Il 61enne, già gravato da pregiudizi di polizia anche specifici, è stato deferito in stato di libertà per atti osceni e molestie.
Un epilogo soddisfacente? Questo è difficile a dirsi. Nessuno assicura che quest’uomo, probabilmente con problemi psichici e comportamentali, non proseguirà con questi atteggiamenti visto che di fatto potrà continuare liberamente a spostarsi in città.
Inoltre Kimberly aveva sottolineato la delusione nel non avere ricevuto alcun aiuto da parte degli autisti dell’autobus che si trovavano al capolinea: sarà importante che l’azienda Amt porti avanti quei percorsi formativi per il personale affinché possa riconoscere casi simili e comportarsi di conseguenza.