Genova. L’idea arriva dalla Grecia e in breve tempo è stata fatta propria da alcune regioni italiane: isole Covid-free dove tutti gli abitanti sono vaccinati e i turisti possono andare tranquilli senza timore di contagiare e di essere contagiati. Un’ipotesi benedetta dall ministro del turismo Massimo Garavaglia che in un’intervista alla Stampa ha dichiarato: “Si può fare ed è anche opportuno farlo perché se lo faranno gli altri e noi no, lo svantaggio diventerà enorme”.
In Italia ci sta pensando la Campania, che ha già predisposto un piano per vaccinare i residenti di Ischia, Procida e Capri. Ci sta pensando la Toscana per l’isola d’Elba. E così anche la Sicilia (Eolie ed Egadi) e la Sardegna, con la seconda che ha chiesto al Governo di vaccinare l’intera popolazione dell’isola per poter dare un’accelerata al turismo.
E la Liguria che dice? “Non ci sembra giusto prevedere che esistano dei paradisi Covid free a discapito di altre località – commenta l’assessore Gianni Berrino -. Un conto è la Grecia, che ha migliaia di isole. Un altro conto è l’Italia, dove si rischierebbe di creare pochi posti protetti dando l’idea che gli altri non lo sono e quindi è pericoloso andarci”. Nella nostra regione, ovviamente, l’idea non sarebbe applicabile: “Cosa dovremmo fare, rendere Covid free Palmaria e Gallinara? – ironizza l’assessore – È vero che siamo isolati a causa delle autostrade, ma non siamo un’isola”.
Secondo Berrino la ricetta per la ripartenza del settore è un altra: “Sarebbe meglio studiare in fretta protocolli per riaprire in sicurezza e puntare tutto su giugno e luglio. E soprattutto pensare ad accordi bilaterali coi Paesi che prevedono il green pass ancora prima che lo faccia l’Unione Europea. In questo modo i turisti vaccinati e quelli che hanno un tampone negativo potrebbero entrare senza l’obbligo di mettersi in quarantena. Chi non stringe accordi rischia di rimanere fuori dai circuiti dei tour operator internazionali mentre Spagna, Grecia e Turchia stanno facendo faville con le prenotazioni”.
Ma dal presidente Giovanni Toti è arrivato oggi un altolà: “Per quanto riguarda l’ipotesi di un passaporto vaccinale, credo che sia uno strumento giusto ma non in questo momento, perché rischierebbe di creare una discriminazione tra chi ha già ricevuto il vaccino e chi no solo per una differenza anagrafica o in assenza di patologie specifiche. Il passaporto vaccinale potrà essere attuato quando tutte le fasce di età saranno raggiunte dalla campagna di vaccinazione”.