Sanità

Il Consiglio regionale: “Nipt test gratuito in Liguria per le donne in gravidanza a rischio”

È un esame in grado di diagnosticare il 99% dei casi di sindrome di Down e altre patologie del feto

gravidanza

Genova. Approvato all’unanimità in Consiglio regionale un ordine del giorno che impegna la giunta Toti a mettere in atto, in via sperimentale e in attesa delle disposizioni nazionali, “tutte le iniziative necessarie all’introduzione del Nipt test gratuito per tutte le donne in stato di gravidanza, residenti nella regione Liguria, indipendentemente dall’età e in presenza di fattori di rischio“. Il documento è stato presentato dai consiglieri del Partito Democratico e sottoscritto da tutti i gruppi dell’assemblea legislativa.

Il Nipt test è un test prenatale che si effettua sul Dna fetale. Si tratta di uno screening prenatale non invasivo e quindi privo di rischi sia per il feto che per la madre che si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue materno periferico a partire della decima settimana di gestazione. Grazie a questo test si possono individuare nel feto le più frequenti aneuploidie a carico dei cromosomi autosomici (ad esempio la sindrome di Down ed altre trisomie come la sindrome di Edwards e la sindrome di Patau) e dei cromosomi sessuali, le aneuploidie di tutti i cromosomi sessuali anche il sesso del nascituro.

“Per sua natura – si legge nel documento – si tratta di un esame importantissimo in grado di identificare il rischio del 99% dei casi di sindrome di Down, nel 96% dei casi di trisomia 18 e nel 91% dei casi di trisomia 13, quindi ancora più dei test combinati e integrati già garantiti dalla sanità pubblica”.

Nella maggior parte dei casi si tratta di un esame dispendioso, anche se all’ospedale Gaslini è possibile eseguirlo gratuitamente. La Toscana prevede un rimborso in base al reddito e l’Emilia Romagna ha deciso di rendere gratuito il Nipt test per tutte le donne in gravidanza indipendentemente dall’età e dalla presenza di fattori di rischio.

“Non è corretto estenderlo a tutte le donne in gravidanza, ma va stratificato su un livello di rischio – aveva osservato Brunello Brunetto (Lega), presidente della commissione Sanità, proponendo una riformulazione dell’ordine del giorno -. Andrebbe introdotto come esame di secondo livello quando gli esami ecografici presentino alcuni rischi”. Osservazioni che sono state accolte dal Pd prima della votazione.

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