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Il Consiglio regionale: “Sì alla cittadinanza italiana per Patrick Zaki”. Ma la Lega si astiene

L'ordine del giorno impegna Toti e la giunta ad attivarsi per il suo rilascio. Mai: "Non è necessario conferire la cittadinanza"

Patrick Zaki

Genova. Il consiglio regionale della Liguria esprime “sostegno all’istanza di conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki al fine di conferire maggiore forza e autorevolezza alla richiesta della sua liberazione”. È quanto prevede un ordine del giorno approvato da tutte le forze politiche ad eccezione della Lega, che si è astenuta. Solo poche settimane fa era stata respinta una mozione analoga in consiglio comunale a Genova.

Il documento impegna inoltre Toti e la sua giunta “ad attivarsi, nelle forme meglio ritenute, e con la massima celerità possibile, al fine di chiedere al Governo italiano di impegnarsi a promuovere ulteriormente tutte le azioni ritenute opportune per il rilascio di Zaki, con particolare riferimento al coinvolgimento dell’Unione Europea in questa iniziativa”.

Si tratta del secondo documento approvato dal consiglio regionale ligure a favore della liberazione dell’egiziano Patrick Zaki, ricercatore dell’Università di Bologna arrestato dalle autorità del suo Paese d’origine e detenuto da più di un anno con l’accusa di aver diffuso notizie false e aver attentato al Governo.

Come ha spiegato il capogruppo Stefano Mai, la Lega si è astenuta perché “non ritiene necessario” il conferimento della cittadinanza italiana e per questo ha proposto invano di modificare l’ordine del giorno. “Avrei voluto vedere la stessa determinazione per i pescatori italiani in Libia”, ha commentato il consigliere leghista.

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