Genova. La corte di appello di Genova ha assolto Mina Welby e Marco Cappato, che erano accusati di aiuto al suicidio offerto al 53enne massese Davide Trentini, malato di sclerosi multipla, deceduto in una clinica in Svizzera il 13 aprile 2017 con suicidio assistito.
Anche in primo grado a Massa, nel luglio scorso, Cappato e Welby, che si autodenunciarono nei giorni successivi alla morte di Trentini, furono assolti, dopo che il pm Marco Mansi aveva chiesto i minimi di legge, 3 anni e 4 mesi.
La procura fece poi ricorso sull’assoluzione. Oggi il pg Roberto Aniello aveva chiesto conferma dell’assoluzione.
“E’ un passo avanti e adesso voglio chiedere a tutti di aiutarci a raccogliere le firme per il referendum. Davide avrebbe sorriso alla lettura della sentenza come ha sorriso quando se ne è andato”. Così Mina Welby, copresidente dell’associazione Luca Coscioni, dopo l’assoluzione.
“Con questa decisione – ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’associazione si stabilisce un precedente importante, un principio importante: non è necessario essere attaccati a una macchina per essere aiutato a morire se si è anche dipendenti da un trattamento di sostegno vitale”.