Genova. Lunedì 19 aprile la maxi gru arrivata a Begato nei giorni scorsi, inizierà la sua opera demolitrice sul grande complesso residenziale delle due torri che compongono la cosiddetta Diga, destinate al completo abbattimento.
Il progetto di demolizione della Diga di Begato, atteso e discusso da decenni e annunciato nel febbraio 2019, ha un valore di oltre 18 milioni di euro per la sola demolizione e per il trasferimento degli abitanti: si inizierà con la Diga Bianca, ovvero quella di levante, per poi proseguire con la gemella rossa, più grande e impegnativa. Il lavori dovrebbero completarsi entro gennaio 2022, per poi lasciare spazio alle nuove costruzioni.
Le opere di demolizione inizieranno dai piani più alti dei due edifici, grazie all’utilizzo di questa grande gru, la più alta in Italia, impiegata nella demolizione delle Vele di Scampia, del silos del porto della Spezia e di alcune raffinerie in Germania. Quando si arriverà a quota 30 metri, i lavori proseguiranno con due gru delle dimensioni più contenute che lavoreranno in parallelo
“Domani pomeriggio inizierà la demolizione dei piani alti della Diga di Begato: si tratta di un’occasione importante per il settore edile della Liguria – spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria – Abbiamo stimato che possano essere impegnati tra demolizione e ricostruzione almeno 500 edili con ricadute occupazionali importanti per il settore in Liguria. Stiamo ripartendo bene, ma il comparto ha bisogno di ossigeno per continuare ad alimentare questa crescita dopo i problemi legati all’emergenza sanitaria”.