Genova. I cittadini del quartiere Diamante e di Valtorbella si chiedono se, a questo punto, non sarebbe stato meglio rinviare – come da loro richiesto – la chiusura di via Maritano di un paio di settimane visto che fino a metà aprile la demolizione delle “Dighe” di Begato non partirà.
Il Comune di Genova aveva stabilito la chiusura dal 16 marzo per iniziare le operazioni propedeutiche e partire con lo smontaggio dei grandi edifici inizialmente entro la fine del mese, poi subito dopo il weekend di Pasqua ma adesso è chiaro che ci sarà ancora qualche giorno da attendere, almeno un paio di settimane.
I residenti, o almeno parte di loro, chiedevano un rinvio delle limitazioni alla viabilità dopo la fine dei lavori nella galleria della A7 monte Galletto, avvenuta come da programma il 1 aprile.
Acqua passata ormai. Sta di fatto che, intanto, nelle ultime ore è arrivato il primo dei grandi mezzi meccanici al servizio delle imprese Fratelli Caschetto e Patriarca Group, l’ati siciliana che si è aggiudicata l’appalto.
Per ora all’ombra dell’ex palazzo popolare c’è un escavatore con un braccio da 30 metri ma ne dovrebbe arrivare uno con una capacità di estensione doppia, di 60 metri, necessaria per arrivare ai piani più alti. Il trasporto in loco sarebbe più complicato del previsto viste anche le problematiche legate ai cantieri autostradali e alle corsie ridotte.
“I lavori stanno procedendo spediti – dice l’assessore regionale all’Urbanistica Claudio Scajola – per quanto riguarda la chiusura delle strade, fino al 22 maggio è già stabilito lo stop in via Maritano, dopo quella data le aziende valuteranno gli interventi opportuni per garantire la sicurezza”.

Il nuovo obbiettivo a medio termine e concludere la demolizione della “Diga Bianca”, la parte più a levante, entro la fine di maggio e poi proseguire con la “Diga Rossa”, quella più impegnativa per mole e collocazione.
“E’ un cantiere straordinario – aggiunge Scajola – mai realizzato prima in Liguria e tra i primi di questo tipo a livello nazionale quindi bisogna procedere con molta delicatezza e attenzione, ma le cose stanno andando bene e il cronoprogramma finale sarà rispettato”.
Il progetto di demolizione della Diga di Begato, atteso e discusso da decenni e annunciato nel febbraio 2019, ha un valore di oltre 18 milioni di euro per la sola demolizione e per il trasferimento degli abitanti.

E’ portato avanti da Regione Liguria, con Arte, e dal Comune di Genova. L’obbiettivo è concludere la demolizione complessiva entro gennaio 2022 per poi partire con la ricostruzione del quartiere. Che avverrà all’insegna dell’efficientamento energetico e della valorizzazione del verde urbano.
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