Genova. Lunedì pomeriggio, quando dopo la cerimonia della prima “picconata” al quartiere Diamante, l’escavatore dei record incaricato di distruggere pezzo per pezzo la “Diga” si era fermato, c’era già chi ironizzava: “Ha lavorato 10 minuti e ora è fermo”. I malpensanti ma più che altro i residenti della zona non credevano che quello stop si sarebbe protratto almeno fino alla giornata di oggi.
A denunciare un’interruzione nei lavori è stato un cittadino del quartiere, Maurizio Traverso, che dalla finestra di casa sua ha potuto immortalare l’ultimo piano della diga bianca, in via Maritano, appena sbeccato, così come, appunto, lo avevamo lasciato lunedì.
Il cittadino chiede alle istituzioni, Comune e Regione, il perché di questa situazione e di intervenire per risolverla visto che i lavori di demolizioni comportano la chiusura delle strade e altri disagi per i residenti.
Gentilissimo Giovanni Toti e gentilissimo Marco Bucci per Genova sono un abitante del quartiere Valtorbella, quella che…
Pubblicato da Maurizio Traverso su Mercoledì 21 aprile 2021
Il post del signor Traverso è diventato virale e, dopo qualche ora dalla sua pubblicazione, la Regione Liguria ha diramato una nota spiegando cosa sta succedendo:
“Dopo il taglio di lunedì scorso e l’avvio delle demolizioni sulla Diga Bianca di Begato, la gru escavatrice è stata tarata per arrivare alla massima produzione”, si legge nel comunicato.
“Questo ha comportato un fermo macchina per consentire di effettuare delle modifiche sulla stessa benna e arrivare così a produrre 1.000 metri cubi di cemento armato tagliati ogni giorno. Si tratta di un periodo di avviamento, calcolato, in cui possono essere previste pause di qualche ora o di mezza giornata, per verificare l’andamento del taglio”, spiegano da Regione.
Domani la produzione – assicurano dall’ente – incomincerà nuovamente e si assesterà quasi a pieno regime per poi arrivare nei giorni prossimi alla massima attività prevista.