Genova. Il Comune di Genova è pronto ad accogliere le nuove richieste di spazi all’aperto che dalla prossima settimana, quando sarà approvato il nuovo decreto Draghi, potrebbero arriva dai ristoratori genovesi. Non si tratterà di una richiesta in massa certo perché molto probabilmente chi voleva o poteva utilizzare il dehors ne aveva già fatto richiesta lo scorso anno.
“Da aprile 2020 a oggi – spiega l’assessore comunale al commercio Paola Bordilli – abbiamo avuto 1100 richieste tra ampliamenti e nuovi dehors con u po’ meno di 20 mila metri quadri di suolo pubblico concessi. Immaginiamo che non saranno moltissimi quelli che non hanno usufruito ancora della gratuità ma noi siamo pronti e proprio oggi abbiamo rifatto in una riunione il punto con tutti gli uffici, da Amiu alla mobilità alla polizia locale, per essere tempestivi nel rispondere a chi ci chiederà uno spazio”. I tempi? “Una settimana dalla richiesta”.
Al momento di richieste agli uffici ne sono arrivate 7 e “probabilmente quasi tutti aspettano il decreto per capire cosa accadrà effettivamente. Quello che posso dire è che noi siamo aperti e flessibili perché sappiamo che in questo momento il lavoro è la cosa più importante perché se l’economia va a bagno a bagno di andiamo tutti”.
E chi non può avere il dehors esattamente davanti al locale ha qualche possibilità?: “Per noi se c’è da attraversare una strada o collocarsi un po’ più a distanza rispetto al locale non c’è preclusione e come sempre nei casi più difficili da valutare andiamo personalmente a fare i sopralluoghi. Così abbiamo fatto anche con le palestre che già usufruiscono del suolo pubblico gratuito per poter tenere i corsi all’aperto. Certo capiamo che la contiguità e la vicinanza sono un’esigenza soprattutto del ristoratore, ma ribadiamo che siamo disponibili a valutare diverse soluzioni”.
E se Tursi per aiutare i commercianti ribadisce che la gratuità dei dehors è confermata per tutto il 2021 non mancano talvolta i malumori dei residenti che lamentano che così vengono sottratti spazi e posti auto: “La questione si è posta soprattutto alla Foce – spiega ancora l’assessore – dove però noi abbiamo dato ai residenti 200 posti auto gratis in piazzale Kennedy. Cerchiamo sempre di usare il buon senso e di mediare tra le varie esigenze. Ovvio che in ogni quartiere c’è qualcuno che si lamenta, ma è anche vero che i dehors se da un lato consentono ai privati di lavorare e fare lucro nella maggior parte dei casi sono serviti anche come molla per una maggior cura dei quartieri. Questo lo si vede soprattutto nelle delegazioni, dove i tavolini hanno talvolta sostituito i cumuli di spazzatura o il degrado”.