Genova. Mentre le province di Savona e Imperia sono già entrate in zona rossa e ci resteranno fino all’11 aprile, il resto della Liguria (e quindi anche la provincia di Genova) tornerà in zona arancione dopo le festività di Pasqua, e cioè dal 6 aprile in poi. È quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
L’indice Rt della Liguria, nella settimana 22-28 marzo alla quale si riferisce il monitoraggio, è di 1,02 nel valore medio dell’intervallo di confidenza, in leggera crescita rispetto alla cifra del bollettino precedente (1,00), mentre il valore inferiore, quello che determina il colore, è 0,97. La regione si colloca tuttavia in una fascia di rischio alto a causa del superamento della soglia critica di posti letto occupati da positivi in terapia intensiva (31%, soglia 30%).
In ogni caso la nostra regione non sarebbe tornata in zona gialla perché il Governo ha sospeso questo regime fino al 30 aprile, salvo deroghe che potrà decidere il Consiglio dei ministri in base all’andamento epidemiologico e al piano vaccinale.
L’incidenza misurata è di 297,3 casi per 100mila abitanti nell’Imperiese, 274,7 nel Savonese, 163,1 nel Genovese e 170,1 nello Spezzino per una media regionale di 213,7.
A livello nazionale invece l’Rt scende a 0,98, quindi sotto la soglia d’allarme di 1, mentre la scorsa settimana era a 1,08. L’incidenza si attesta a 232 casi ogni 100mila abitanti contro i 240 della scorsa settimana.
A partire dalla prossima mezzanotte, e cioè dalla giornata di sabato, tutta la Liguria e il resto d’Italia saranno in zona rossa come anche a Pasqua e Pasquetta (qui tutte le regole e ciò che si può fare). L’unica differenza rispetto alla normativa nazionale è che sarà vietato recarsi nelle seconde case in Liguria, anche per i residenti, mentre sarà permesso raggiungere quelle delle regioni che non hanno emesso un’apposita ordinanza (ecco quali sono).
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