Genova. “Riaprono teatri e cinema, anche al chiuso, ma gli stadi no”. A tornare sull’argomento è l’infettivologo genovese Matteo Bassetti. Che non ha mai nascosto la propria fede calcistica (è un tifoso del Genoa) ma che, in questo caso, fa un ragionamento tutt’altro che di bandiera.
Secondo il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino il governo e le istituzioni dovrebbero lavorare per consentire di disputare almeno le ultime due partite di campionato (il 16 e il 23 maggio) con una parte del pubblico.
Bassetti ha postato su Facebook un’immagine di una partita del torneo Atp di Tennis a Barcellona. “La Spagna, dai prossimi giorni consentirà la presenza del pubblico sugli spalti con il 40% della capienza massima. E in Italia?”.
“Gli stadi non riaprono, eppure gli stadi sono all’aperto e con una capienza ridotta al 10-15% potrebbero consentire tutti i distanziamenti del caso. Trovo che gli stadi con adeguate misure di sicurezza siano sicuri dal punto di vista del contagio. Perché non lavorare per disputare almeno le due ultime partite del campionato di series A con una parte del pubblico?”.
Secondo Bassetti si tratterebbe di una “decisione di buon senso. Forse è per questo che non è stata ancora presa”, ironizza. Per la cronaca, il 16 maggio si giocheranno Genoa Atalanta e Udinese Sampdoria. Mentre l’ultima di campionato vedrà le sfide Sampdoria Parma e Cagliari Genoa.