Genova. Lo stabilimento a Cornigliano di Ansaldo Energia ha ora un nome: è stato infatti intitolato oggi, nell’ambito delle manifestazioni di commemorazione del 25 aprile, a Paolo Reti, impiegato in Ansaldo dal 1939 al 1945, quando, il 7 aprile, venne giustiziato dai nazifascisti a Trieste, sua città natale.
Era la primavera del 2017 quando Ansaldo Energia inaugurò il suo nuovo stabilimento: un momento atteso a lungo che avrebbe permesso finalmente di poter assemblare le proprie maxi-turbine e permettere loro di prendere il mare, direttamente dalla fabbrica, appena uscite dallo stabilimento.
L’area, che si trova a Cornigliano, con sbocco diretto al mare, si estende per 3.500 metri e permette la costruzione e l’assemblaggio di quattro macchine di grande dimensione in contemporanea.
Paolo Reti, negli anni in cui fu impiegato presso l’Ansaldo di Sampierdarena, fu attivo nel consolidamento delle attività clandestine e nella organizzazione della rete esterna del Cln genovese, ma anche fondatore di una rete solidaristica che fu fondamentale nell’aiuto alle famiglie di quegli ansaldini che avevano subito la prigione, le torture o la deportazione.