Genova. “Il calcio è meritocrazia, chi vince sul campo deve andare avanti. Non so come andrà a finire la storia della Superlega ma la cosa certa è che penalizzerà solo i tifosi cancellando la nostra storia, fatta di passione e di amore per la maglia”.
È il commento che Giovanni Toti, presidente della Liguria, ha affidato a Facebook sul progetto della Superlega portato avanti al momento da 12 squadre europee tra cui Juventus, Inter e Milan.
Ed è proprio per i rossoneri, un tempo legati a Silvio Berlusconi, che il governatore ligure nutre una simpatia calcistica, sebbene mai del tutto esplicitata. “Il calcio è di chi lo ama – aggiunge Toti – e non di chi vuole guadagnare di più”.
Un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio che a Genova ha già visto, com’era prevedibile e scontato, una levata di scudi bipartisan.
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