A tu per tu con Vedin Musić, ex calciatore che ha militato a lungo in Italia.

La sua carriera inizia nella Prima Divisione turca con la maglia dell’İstanbulspor nella stagione 1996-1997, con 11 presenze e 3 gol complessivi; la stagione successiva colleziona 28 partite segnando 6 gol. Nel 1998 passa all’Antalyaspor dove rimane per 3 campionati: 23 presenze ed 1 gol nella prima stagione, 30 presenze nella seconda, 33 presenze ed 1 gol nella terza.

Nel settembre del 2001, dopo 3 presenze nell’Antalyaspor, avviene il trasferimento al Como, Serie B italiana, dove con 33 presenze e 2 reti contribuisce alla promozione in A dei lariani. Nella massima serie totalizza 29 partite corredate di 3 gol. Nel 2003-2004 si trasferisce al Modena dove però gioca solo 8 partite; la squadra retrocede in B, qui Vedin trova più spazio: 20 presenze con 1 gol.

Nell’agosto 2005 il passaggio al Torino, sempre in Serie B, alla fine per lui 22 partite complessive. Nel mercato invernale della stagione 2006-2007 passa al Treviso. Nel luglio 2007 si trasferisce al Padova. Nell’agosto 2008 si trasferisce alla Pro Patria in Lega Pro Prima Divisione. Il 16 luglio 2009 viene messo sotto contratto dall’Arezzo.

Dopo il fallimento dell’Arezzo avvenuto nell’estate 2010 rimane senza contratto. Ritorna quindi in Bosnia ed Erzegovina al Čelik Zenica dove nel 2011 chiude la carriera.

Con la nazionale bosniaca, ha all’attivo una lunga militanza di quasi dodici anni, dal novembre 1995 fino al giugno 2007, contando ben 45 presenze.

Vedin Musić ci racconta le tappe più significative vissute nella sua carriera, in particolare negli anni trascorsi in Italia. Interviene in trasmissione Stefano Noschese.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.